I terremoti in Italia, lo sappiamo, sono una costante. Quello dello stivale è un territorio ad alto rischio sismico e la nostra storia conosce pagine davvero tristi a questo proposito. Dal terremoto di Messina del 1908, solo per citare qualche esempio più recente, e dell’Irpinia del 1980 fino ad arrivare ai sismi che hanno colpito L’Aquila nel 2009 e il Centro Italia nel 2016. I terremoti, quelli di alta intensità, sono eventi catastrofici che ci colgono sempre alla sprovvista. Se è vero, infatti, che non si possono prevedere, è anche vero che non disponiamo di seri piani d’emergenza.
Dalla Liguria alla Sicilia
Ogni giorno, però, il nostro suolo vive continue scosse registrate solo dai sismografi. I terremoti sono percepibili, infatti, diffusamente a partire da una magnitudo 3 o anche 2,5 se l’ipocentro non è molto profondo. Allora vi raccontiamo una giornata in cui la terra ha tremato più volte in misura percepibile sotto i nostri piedi in diversi angoli del Paese.
- Ore 4.21 a Paternò, in provincia di Catania, una scossa di terremoto, provocata da una faglia presente nel luogo, registra una magnitudo Richter 3.6 e un’intensità del IV grado della scala Mercalli. La profondità dell’ipocentro è a 10 chilometri.
- Ore 12.24 – 12.25- 12.27 Folignano, in provincia di Ascoli Piceno. Il secondo terremoto della giornata registra tre scosse di magnitudo Richter pari 4.1, 3.6 e 2.0 e un’intensità del V grado della scala Mercalli. Stavolta la profondità è a 24 chilometri.
- Ore 14.18 al largo della costa Calabra si verifica una scossa di magnitudo 3.2 con ipocentro a 55 chilometri di profondità.
- Ore 15.39 a Bargagli, nel genovese, si registra quella che sarà poi la scossa più forte della giornata: 4.0 di magnitudo e VI grado della scala Mercalli. Nella stessa zona si sentirà una seconda scossa più lieve (2.6) alle 17.32.
- Ore 17.50 a Pievepelago, un comune della provincia di Modena, sull’Appennino emiliano, si sono avvertite due scosse rispettivamente di 2,9 e 3,4 con un ipocentro a 14 chilometri di profondità.
Terremoti in Italia: quali correlazioni
Fatta eccezione per le tre scosse avvenute a Folignano, tutti gli altri terremoti non hanno nessuna correlazione tra loro. La spiegazione sta nella distanza tra i luoghi nei quali si sono verificati i vari episodi: troppo lontani per interessare una stessa faglia. Discorso diverso per Folignano dove il primo sisma, avvenuto a una certa profondità, può aver sollecitato uno strato più superficiale.
Rischio sismico in Italia
I terremoti del 22 settembre non hanno fatto vittime né provocato danni a persone o cose. Solo tanta paura in qualche scuola che ha prontamente radunato la popolazione nelle aree all’aperto. In Liguria è stato temporaneamente sospeso il traffico ferroviario sulle linee tra Genova a Milano, Torino e Busalla.