Da oggi nessun terremoto, inondazione o valanga farà più paura. Ad assicurarlo è SPUM, un sistema salva vita unico, brevettato in Italia, in grado di indirizzare correttamente i soccorsi in caso di emergenza e calamità naturali come i terremoti. Un sistema prezioso di aiuto ai soccorsi, che può salvare la vita delle persone anche quando la moderna tecnologia rivela le sue falle.
Il dispositivo salva vita è stato ideato e creato da Mauro Di Bastiano, che ha vissuto per ben due volte il dramma del terremoto sulla sua pelle e che per questo ha voluto trovare una soluzione al dramma di dover cercare le persone sotto le macerie, senza sapere esattamente quante persone cercare.
COS’È SPUM
SPUM è l’acronimo di Segnale di Presenza Umana. Consiste in una installazione visiva, montata sull’asta dell’antenna TV di casa o nel punto più alto e visibile dalla strada sottostante dell’edificio interessato.
Il sistema è costituito da una staffa di sostegno che sorregge un pannello, nel quale viene riportato il numero della persone presenti nell’edificio. Il cartello è dotato di una funzionalità “girevole”, che consente di ruotare con il movimento del vento evitando così resistenze e attriti con l’aria.
L’OBIETTIVO: AIUTARE I SOCCORSI A SALVARE VITE UMANE
SPUM nasce per comunicare all’esterno quante persone si trovano in un edificio da evacuare, con l’obiettivo di informare tempestivamente i soccorsi in caso di disastri ambientali come terremoti, alluvioni o valanghe, ma anche per incidenti antropici come incendi domestici e industriali.
Riportando il numero delle persone che vivono nell’edificio si danno preziose informazioni salva vita ai soccorritori, che conoscono così in anticipo quante persone eventualmente cercare sotto le macerie dell’edificio.
COME NASCE
Mauro Di Bastiano, inventore di SPUM ha vissuto sulla sua pelle prima il dramma del sisma in Abruzzo, la sua regione d’origine, e poi il sisma dell’Emilia quando si è trasferito per lavoro a Cento, in provincia di Ferrara.
Dall’esperienza “tanto drammatica quanto sconvolgente, di essere terremotato, visto che il sisma mi ha costretto a rimanere fuori casa e a vivere, proprio a Cento e per quasi due anni in moduli abitativi allestiti nel villaggio Map, è nata l’idea di cercare di realizzare qualcosa che potesse salvare la vita delle persone in caso di calamità. Un’idea fissa che ha preso forma grazie alla mia passione per il disegno e al piacere di creare divertendomi”, afferma l’ideatore.
Ora l’innovativo sistema salvavita ha ottenuto finalmente il brevetto per l’Italia. Una grande soddisfazione per Di Bastiano che anche alla luce dei due terremoti vissuti, è sempre più convinto che “la conoscenza può salvarci la vita”.