Nel cuore dell’antica città di Cuma, situata lungo la costa campana, si erge il Tempio di Apollo, un monumento che custodisce secoli di storia, mito e religione. Cuma, fondata dai coloni greci nel VIII secolo a.C., è stata la prima colonia greca in Italia e un centro di grande importanza culturale e spirituale. Il Tempio di Apollo, simbolo di questo glorioso passato, rappresenta un legame tangibile tra il mondo degli uomini e quello degli dei, una porta verso l’antico mondo ellenico che ancora oggi suscita fascino e mistero.
La storia del tempio di Apollo a Cuma
Il Tempio di Apollo fu costruito nel VI secolo a.C., in un periodo in cui Cuma era al massimo splendore. Apollo, il dio della luce, della musica, delle arti e della profezia, era una delle divinità più venerate dai Greci, e il tempio a lui dedicato divenne rapidamente un importante centro di culto. Situato sull’Acropoli di Cuma, il tempio dominava la città sottostante e offriva ai fedeli una vista spettacolare sul Mar Tirreno, rafforzando così il legame tra il divino e la natura circostante.
Il tempio era un luogo di pellegrinaggio per chi cercava risposte e profezie, dato che Cuma era anche la sede della famosa Sibilla Cumana, una sacerdotessa di Apollo che, secondo la leggenda, riceveva il dono della profezia direttamente dal dio. Le parole della Sibilla, enigmatiche e spesso criptiche, erano ascoltate con timore e rispetto, e la sua figura rimane una delle più affascinanti dell’antichità.
L’architettura del tempio
Il Tempio di Apollo, sebbene oggi rimangano solo pochi resti, è un esempio significativo dell’architettura greca arcaica. Costruito in stile dorico, il tempio presentava un pronao, una cella e un’opistodomo, seguendo il classico schema templare greco. Le colonne doriche, massicce e senza basi, conferivano alla struttura un aspetto solido e austero, riflettendo la maestosità del dio al quale era dedicato.
La posizione del tempio sull’acropoli non era casuale: la scelta di erigerlo su un’altura rifletteva la volontà di avvicinare il culto degli dei al cielo, creando un ponte tra il mondo terreno e quello divino. Oltre alla funzione religiosa, il tempio aveva anche un ruolo simbolico, rappresentando il potere e la prosperità della città di Cuma.
Il declino e l’eredità
Con il passare dei secoli, Cuma subì numerose invasioni e il suo ruolo come centro culturale e religioso declinò. Il tempio, come molte altre strutture antiche, fu in parte distrutto e saccheggiato. Tuttavia, la sua eredità continuò a vivere nelle testimonianze storiche e negli scritti di autori antichi come Virgilio, che nel suo “Eneide” descrive dettagliatamente la Sibilla e il suo santuario.
Oggi, il sito del Tempio di Apollo è un’importante attrazione turistica e archeologica. Gli scavi hanno riportato alla luce le fondamenta del tempio e alcuni frammenti architettonici, offrendo ai visitatori un’opportunità unica per immergersi nella storia antica e nel mito. Camminando tra i resti di questo antico luogo sacro, è possibile percepire l’aura di mistero e solennità che avvolgeva il tempio millenni fa.
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