Meno ricavi per il settore delle TLC
Telco per l’Italia 2020 è il tradizionale appuntamento organizzato da COR.COm e Digital 360 HUB, che quest’anno si svolgerà tutto in digitale. L’evento è dedicato alle iniziative e agli investimenti in Italia indirizzati allo sviluppo della banda ultralarga fissa e mobile. Il primo appuntamento organizzato dal COR.COM si è focalizzato sulla resilienza delle Telco al tempo del coronavirus. L’incontro si è incentrato sul traffico dati, sugli interventi messi in campo dagli operatori durante il lockdown e sui progetti per il futuro.
Ad aprire il tavolo del dibattito è stato Andrea Rangone, Presidente di Digital 360, che ha sottolineato come il periodo del lockdown abbia messo ulteriormente in evidenza il ruolo strategico delle Telco. Nonostante ciò, anche il 2019 ha evidenziato un segno meno nei ricavi del settore, che ha continuato comunque ad investire per garantire connettività al Paese. Andrea Rangone sottolinea ancora una volta come la situazione attuale delle Telco continui ad essere penalizzata dall’annosa guerra dei prezzi che rischia di schiacciare l’intera filiera e il sistema paese.
Telco per l’Italia 2020: sburocratizzazione e armonizzazione
Un plauso all’ottimo lavoro fatto dalle TLC arriva da Simone Bonannini, direttore Marketing e Commerciale di Open Fiber. Le TLC, afferma il direttore, non sono mai state menzionate dai media per il grandissimo supporto che hanno dato all’Italia nel periodo difficile del lockdown. Operatori e tecnici della filiera hanno dato il massimo. Si è garantite alle aziende continuità lavorativa, alle persone accesso a contenuti multimediali e alle istituzioni comunicazioni alla cittadinanza. Open Fiber ha dichiarato di continuare la propria attività di scavo, confidando nella sburocratizzazione e semplificazione chiesta più volte al Governo.
Sul fronte della sburocratizzazione si muove anche Benoit Hanssen, CTO di Windtre, secondo cuile TLC hanno le mani legate, rischiando di lasciare indietro l’Italia nella corsa al digitale. La mancanza di armonizzazione delle regole sugli scavi e sui permessi rallenta fortemente le attività per l’implementazione della tecnologia 5G. Windtre ha in progetto un investimento di 6 miliardi di euro con un focus particolare proprio sul 5G per il quale l’azienda ha registrato una forte domanda da parte degli utenti. Inoltre, continua Benoit Hanssen bisognaintervenire anche sulle fake news.
Circolano infatti troppe false notizie in merito alla correlazione tra tecnologia 5G e salute. Circa 500 comuni hanno deciso di ritirare i permessi per le installazioni. Infine, il CTO di Windtre ha espresso l’esigenza di una rivisitazione dei limiti legati all’elettrosmog in Italia. Tali limiti sono molto inferiori rispetto a quelli del resto d’Europa, e anche in questo caso, si evidenzia una mancata armonizzazione delle regole.
Dello stesso avviso è anche l’AD di Iliad, Benedetto Levi, per il quale se non ci sono le corrette condizioni normative e di mercato per gli investimenti si rischia di danneggiare lo sviluppo. L’obiettivo di Iliad infatti è di investire per arrivare a fine anno con 5000 siti attivi e accelerare anche l’entrata del fisso nel mercato. Levi inoltre ha sottolineato l’approccio responsabile dell’azienda durante il periodo di lockdown, con l’adozione di misure a sostegno delle imprese della filiera. Iliad infatti ha dato il proprio contributo per il sostegno al sistema Paese attraverso pagamenti anticipati per dare liquidità alle imprese, investimenti nelle infrastrutture e cessione di maggiore banda alle aree che ne avevano meno.
Telco per l’Italia 2020: fibra ed FWA
Il lockdown ha evidenziato la necessità di connessioni perfomanti dovute al repentino cambiamento delle abitudini di cittadini e imprese. Come afferma Walter Renna, Chief Operating Officer di Fastweb, l’azienda ha registrato un notevole aumento di domanda di fibra da parte dei propri clienti. Il dato interessante è che c’è stato il 40% in più di richiesta nel mercato residenziale rispetto i due mesi precedenti il lockdown. Inoltre, ci sono state nuove richieste di attivazione proprio da utenti che non avevano il fisso e a cui, fino a qualche mese fa, bastava il solo servizio mobile.
Fastweb inoltre ha annunciato di orientarsi verso la connessione 5GFWA che svilupperà nei prossimi mesi. L’obiettivo è quello di raggiungere le zone poco coperte dalla fibra con investimenti più contenuti e un’attivazione più veloce per la minima attività di scavo.
Anche Vodafone ha dichiarato di investire sull’FWA, lanciando il servizio in 2000 comuni. Per Fabrizio Rocchio, CTO di Vodafone, l’FWA è una tecnologia interessante. Essa infatti permette alle utenze che si trovano in aree non raggiunte dalla fibra di accedere comunque a servizi basati su tecnologie innovative. Sul versante del 5G invece il CTO di Vodafone annuncia di aver fatto grandi investimenti.
Tuttavia, Rocchio afferma anche la necessità di interventi in co-investimenti e network sharing per sviluppare le performance del 5G a beneficio dell’’intero sistema Paese. Rocchio infine ha ribadito la necessità della formazione digitale per aumentare le competenze per essere competitivi. Il futuro è digitale e sia le aziende che i cittadini devono sviluppare nuove competenze per affrontare le sfide del futuro.