Una tecnologia in grado di dosare correttamente i raggi UV-C tramite controllo in tempo reale della loro emissione. Obiettivo? Sanificare aria e superfici dal Covid-19. Parliamo, oggi, di CovKill.
Tecnologia e sanificazione: una necessità comune
Le attuali disposizioni normative prevedono che le aziende assicurino la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica di locali, ambienti, postazioni di lavoro e aree comuni. A causa della Pandemia, il mercato della pulizia e sanificazione è stato inondato da nuovi (e vecchi) metodi e tecnologie per la disinfezione di aria e superfici.
«Molti di questi sistemi, però, risulterebbero inefficaci in una qualsiasi prova di laboratorio, altri sono addirittura dannosi per la salute, a causa di una emissione incontrollata di ozono. CovKill® permette di sostituire nella maggior parte dei casi l’impiego di disinfettanti chimici e sistemi di disinfezione basati sull’ozono, con un notevole vantaggio non solo in termini economici ma anche per l’ambiente e per la salute, in primis quella degli operatori addetti alle pulizie». Spiega Michele Sirolli, CEO di Fisiocomputer -J&S.
Intervista a Paolo Angelucci, COO (Chief Operating officer) di Fisiocomputer – J&S
Come nasce CovKill? Ci sono state difficoltà nella nascita di CovKill? Se si, quali sono state?
CovKill è un’idea nata durante la prima pandemia. Il nostro team di Ricerca e Sviluppo ha fatto una ricognizione sullo stato dell’arte delle diverse tecnologie di purificazione dell’aria e delle superfici, e ha scelto la strada di innovare una soluzione collaudata e sicura: i raggi UV-C. L’utilizzo dei raggi UV-C oggi è la soluzione con il miglior rapporto tra efficacia nella sanificazione, costi di utilizzo/mantenimento, e salvaguardia della salute dell’uomo. Il mercato è saturo di lampade UV-C, spesso pure inefficaci in ottica germicida. Per questo dovevamo trovare non solo una soluzione efficace, ma che fosse a basso costo sia per le imprese sia per l’ambiente, e naturalmente non dannosa per l’uomo.
Ma ci siamo spinti oltre, quando abbiamo realizzato che i prodotti sul mercato non misuravano l’efficacia della loro azione: chi ci assicura che abbia funzionato realmente? Gli ambienti non sono tutti uguali! Realizzando apparecchiature elettromedicali per la fisioterapia da 30 anni, siamo abituati a progettare macchine che per garantire l’efficacia del trattamento – e dunque la salute delle persone – è indispensabile controllare la potenza, e che ogni contesto richiede una misurazione specifica. Chi di voi guiderebbe un’automobile senza tachimetro?
Cosa sono i raggi UV-C? In che modo CovKill riesce a “dosare” questi raggi?
Da anni sappiamo che la luce ultravioletta (UV) con lunghezza d’onda compresa nella banda UV-C (tra 100 e 280 nanometri modifica il DNA o l’RNA dei microorganismi e quindi impedisce loro di riprodursi o di essere dannosi: di fatto neutralizza qualsiasi tipo di virus o batterio. I raggi UV-C sono una tecnologia collaudata, utilizzata da oltre 40 anni per disinfettare l’acqua potabile, le acque reflue, l’aria, i prodotti farmaceutici e le superfici.
Ora, l’efficacia delle lampade UV-C dipende però dalla durata dell’esposizione, dall’intensità, e dalla lunghezza d’onda della radiazione. In genere gli apparecchi si basano su valori teorici, validi se trattassimo ambienti sempre identici o in condizioni ideali.
CovKill, a differenza delle altre tecnologie sul mercato, è l’unico apparecchio che calcola tempo e potenza necessari per eliminare un determinato tipo di virus, misurando e monitorando questi parametri prima e durante l’azione, in base alle condizioni e alle dimensioni dell’ambiente da sanificare. I prodotti VK basati sulla tecnologia CovKill sono sicuri e affidabili perché impostano automaticamente i valori necessari alla pulizia, evitando l’errore umano e segnalano l’eventuale presenza di persone nel locale. Per finire, mentre generalmente occorrono ricambi d’aria e molto tempo prima di permettere ai lavoratori di tornare in un locale che è stato appena sanificato, tramite l’impiego della tecnologia CovKill il rientro è immediato.
La sanificazione, soprattutto in questo periodo storico, quanto è importante?
L’epidemia da SARS-CoV-2 e la conseguente emergenza sanitaria a livello mondiale hanno portato la necessità di vivere e lavorare in ambienti privi di agenti contaminanti, e la consapevolezza che igienizzare e disinfettare con i metodi tradizionali non è più sufficiente.
L’esigenza di sanificare gli ambienti ricordiamo che non è un obbligo solo per gli ambienti sanitari, ma è previsto per legge per qualsiasi datore di lavoro. D’altra parte, le restrizioni che sono state messe in atto per arginare la pandemia e che hanno condizionato la sfera della socialità (pensiamo all’ambito sportivo o culturale) le conosciamo bene. Le buone pratiche resteranno sempre valide, anzi ancora più valide, anche a prescindere da Covid, e riguardano ogni settore.
Le analisi di mercato dunque confermano che la sanificazione non è solo una necessità per tutti gli ambienti e gli spazi ma un’opportunità di business: il mercato della sanificazione in Italia sia quasi raddoppiato, passando da 12 a 20 miliardi di euro, e secondo un report di Markets and Markets le dimensioni del mercato mondiale delle apparecchiature per la disinfezione a raggi UV raggiungeranno i 92 miliardi di dollari entro il 2026.
Molti di questi sistemi, però, risulterebbero inefficaci in una qualsiasi prova di laboratorio, altri sono addirittura dannosi per la salute, a causa di una emissione incontrollata di ozono. CovKill permette di sostituire nella maggior parte dei casi l’impiego di disinfettanti chimici e sistemi di disinfezione basati sull’ozono, con un notevole vantaggio non solo in termini economici ma anche per l’ambiente e per la salute.
Quali sono i progetti futuri?
Premesso che è già in cantiere l’implementazione di una piattaforma per la raccolta dati in Cloud delle sanificazioni effettuate da CovKill, i fondi raccolti nella campagna di crowdfunding saranno utilizzati anzitutto per incrementare il budget destinato alla comunicazione e al marketing in un’ottica di espansione non sono nel nostro Paese ma a livello internazionale. Attualmente Fisiocomputer – J&S esporta in 7 nazioni e sicuramente l’efficacia di questa tecnologia ci permette di rafforzare la nostra presenza su più settori e mercati.
In secondo luogo, per finanziare nuovi progetti di ricerca e sviluppo, con l’obiettivo di potenziare le linee di prodotto attuali e soprattutto sviluppare nuovi prodotti capaci di scalare il mercato più velocemente. Tra questi possiamo anticipare lo sviluppo di un laser a puntale, un progetto “Terapia del Dolore” e un progetto “Hot Cold”.