Robot che supportano i fisioterapisti e che, attraverso collegamenti audio-video, possono controllare i pazienti, misurarne i progressi riabilitativi e monitorarne lo stato di salute tramite sensori tattili e indossabili; esercizi e programmi personalizzati, somministrati sotto forma di videogame interattivi; protesi robotiche sempre più sofisticate, per assistere le persone colpite da disabilità negli scenari di vita quotidiana, fino a veri e propri laboratori tecnologici con ambienti di realtà virtuale semi-immersivi, per consentire un coinvolgimento attivo, sostenere la partecipazione e motivare in particolare i bambini durante l’esercizio riabilitativo.
Technology Hub, l’evento professionale delle tecnologie innovative, organizzato da Senaf a Milano presso MiCo Fieramilanocity, mostrerà le ultime tecnologie del settore medicale avvalendosi di una realtà prestigiosa come la Fondazione Don Gnocchi, affiancata da partner tecnologici quali EMAC, Healthy Reply, Humanware, Movendo, Microsoft, Scuola Sant’Anna e IIT.
A Technology Hub sarà possibile sperimentare la teleriabilitazione domiciliare, grazie a una piattaforma riabilitativa – basata su un’architettura che sfrutta Azure, il cloud computing di Microsoft – che, attraverso una “postazione operatore” e un “kit paziente” da installare al domicilio degli assistiti, consente di combinare esercizi di realtà virtuale con la telepresenza del terapista. La soluzione innovativa è nata dalla collaborazione con Healthy Reply, società del gruppo Reply specializzata in servizi di telemedicina, telemonitoraggio e continuità socio-assistenziale. La soluzione “Ticuro Reply” permette la rilevazione dei dati e la teleassistenza remota, sfruttando un’applicazione di realtà virtuale per la riabilitazione (sviluppata da Evolv), basata sulla tecnologia sensoristica alla base di Microsoft Kinect, che supporta il paziente nell’esecuzione degli esercizi e il terapista nella creazione di programmi personalizzati.
Un altro valido servizio offerto ogni giorno ai pazienti della Fondazione Don Gnocchi è la riabilitazione robotica. Da più di un anno in nove Centri italiani della Fondazione sono installati sistemi robotici che integrano e supportano il lavoro dei terapisti nella riabilitazione dell’arto superiore di pazienti colpiti da ictus o altre patologie neurologiche, con un’azione specifica in particolare sui movimenti di mano, polso, gomito e spalla.
I sistemi robotici permettono di aumentare l’intensità di trattamento; proporre scenari sempre più stimolanti per il paziente attraverso l’utilizzo della realtà virtuale; realizzare protocolli personalizzati secondo le caratteristiche cliniche del singolo paziente e infine misurare in modo oggettivo la risposta al trattamento. Uno studio multicentrico innovativo realizzato in Fondazione ha dimostrato che la riabilitazione con tecnologie robotiche è più efficace della riabilitazione convenzionale.
I robot presenti nei Centri “Don Gnocchi” provengono dalla genovese Emac, e da Humanware, spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Emac presenterà in fiera infatti non solo la sua Tyrosolution (Myro, Amadeo, Diego, Pablo) ma anche l’Esoscheletro Ekso per la riabilitazione neuromuscolare e ARYS™ pro, bracciali innovativi per la misurazione dei movimenti degli arti superiori. Il Partner Humanware invece presenta in fiera sia il robot Motore, che Ultra, anch’esso un robot per il recupero funzionale dell’arto superiore.
Di recente, è stata inoltre introdotta nei Centri di Milano e Roma la piattaforma di riabilitazione robotica Hunova di Movendo Technology, la medical company nata come spin-off dell’Istituto Italiano di Tecnologia.
L’ultima soluzione in clinica della Fondazione Don Gnocchi presentata a Technology Hub è il CARELab, un laboratorio per la riabilitazione pediatrica tecnologicamente assistita, recentemente realizzato al Centro IRCCS “S. Maria Nascente”di Milano. La presenza di un’équipe multidisciplinare in Fondazione Don Gnocchi ha permesso la progettazione, lo sviluppo e l’integrazione di soluzioni tecnologicamente avanzate (hardware e software) in grado di promuovere un coinvolgimento attivo del bambino, sostenendone la partecipazione e la motivazione durante l’esercizio riabilitativo.
Al CARELab i bambini svolgono attività di riabilitazione motoria e cognitiva attraverso l’interazione in un ambiente virtuale semi-immersivo appositamente sviluppato. Il movimento del bambino viene rilevato tramite la tecnologia sensoristica alla base di Microsoft Kinect e altri dispositivi di misura e l’elaborazione di queste informazioni fornisce misure quantitative utili al monitoraggio del suo percorso riabilitativo. L’operatore può, ad ogni sessione, personalizzare e adattare le attività ludiche ai bisogni riabilitativi ed alle caratteristiche del bambino, mentre la strumentazione consente di raccogliere misure quantitative e generare indici relativi all’attività svolta, a supporto del monitoraggio continuo del percorso riabilitativo.
Per quanto riguarda invece i passi da gigante compiuti nel campo della ricerca, l’Istituto Italiano di Tecnologia presenterà in fiera R1, il robot umanoide pensato per assisterci in diverse occasioni. R1 è dotato di una meccanica sofisticata, una sensoristica e un’intelligenza artificiale che lo rendono uno degli umanoidi più completi nel panorama internazionale.
Tra non molto potrà essere impiegato come robot assistivo-riabilitativo a basso costo nelle palestre di riabilitazione per integrare i trattamenti più tradizionali, supportare il personale clinico-assistenziale in reparto, così come al domicilio del paziente, dove potrà portare oggetti, aiutare la persona assistita a ritrovarli o a prenderli se difficili da raggiungere. R1 inoltre potrà ricordare appuntamenti o l’assunzione di medicinali e riconoscere le cadute per gestire le eventuali emergenze. R1 sviluppato grazie ai risultati ottenuti dal team IIT su iCub, il robot umanoide per la ricerca più diffuso al mondo, si propone come “umanoide personale”, un assistente robotico alla portata di tutti in grado di supportarci nel quotidiano e migliorare la qualità della nostra vita.
L’IIT sta inoltre supportando il trasferimento tecnologico di FITFES, evoluzione di Mecfes, un dispositivo brevettato a livello internazionale dalla Fondazione Don Gnocchi in grado non solo di restituire un elevato livello di autonomia a persone con gravi neurolesioni, ma anche di migliorare le loro funzionalità motorie, aiutandole nella riabilitazione e nelle normali attività di vita quotidiana. Il valore aggiunto di FITFES è quello di offrire all’utente il controllo diretto e naturale della forza di presa, senza l’azionamento di interruttori esterni, ma con un’attivazione spontanea e una modulazione della forza esercitata direttamente in base alla volontà del paziente.
Allo stesso modo, l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna proporrà a Technology Hub il progetto CYBERLEGs Plus Plus: insieme a Fondazione Don Gnocchi si sta lavorando a convalidare la fattibilità tecnica ed economica dell’ortoprotesi robotizzata al fine di migliorare la mobilità degli amputati trans-femorali.
La “Don Gnocchi” ha scelto di rafforzare l’alleanza con entrambi gli Istituti di ricerca, dando vita a due joint-labs, uno a Milano e l’altro a Firenze, presso i due Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) della Fondazione.