“Taurasi Vendemmia”, le eccellenze della Media Valle del Calore in vetrina per un evento di promozione turistica e territoriale che punta sull’enogastronomia e sulle tradizioni popolari come testimonial d’eccezione di un territorio che ha tanto da dire in termini di qualità e di benessere. Ovviamente il vino è protagonista in una delle capitali dell’enologia meridionale e nazionale.
“Taurasi Vendemmia” è promosso dai Comuni di Taurasi (capofila) e di Sant’Angelo all’Esca e finanziato dalla Regione Campania nell’ambito del POC 2014-2020 (linea strategica 2.4 “Rigenerazione urbana, politiche per il turismo e cultura”).
“Taurasi Vendemmia” si svolgerà a Taurasi e propone una carrellata di iniziative con l’obiettivo di dare vita ad un unico evento, fortemente integrato nel tempo e nello spazio ed in grado di dare una rappresentazione esaustiva delle potenzialità di un territorio che, grazie al vino, punta a farsi conoscere da platee di visitatori ed appassionati sempre più vaste, attraverso la valorizzazione delle tipicità locali e le tradizioni culturali. Tratto unificante è la ruralità intesa sotto il profilo produttivo, ma anche culturale ed antropologico.
Nello scenario enogastronomico e turistico campano, Taurasi rappresenta un’interessante realtà produttiva di matrice enologica a partire dal Marchio DOCG ottenuto per il vino aglianico, primo riconoscimento per vitigno nero nell’Italia meridionale peninsulare (D.M. deU’11/03/93). L’esperienza turistica in ambito rurale vede nel vino una delle risorse di maggiore attrattività con l’aggiunta di alri altri fattori, non secondari, quali paesaggio e ambiente, storia e cultura, si realizza un’offerta competitiva ed interessantissima.
“Con Taurasi Vendemmia – dichiara il sindaco di Taurasi, Tommaso Cozzolino – abbiamo inteso promuovere un’occasione di rilievo e valore per un importante focus dedicato alle produzioni vitivinicole di Taurasi, quel Taurasi di Taurasi che tante soddisfazioni ci sta dando sul piano nazionale grazie alla capacità delle nostre aziende di fare corpo, di esprimere coesione. Abbiamo inteso legare, poi, il nostro vino con le tradizioni popolari per celebrare la ruralità come filo che unisce la comunità e rafforza la nostra identità. Offriamo questa iniziativa ai visitatori, agli appassionati, a chi vuole conoscere o approfondire la conoscenza di un territorio ricchissimo e tutto da scoprire“.