Nel corso di un evento organizzato ad Amsterdam nell’ambito del semestre di presidenza dell’Unione europea dell’Olanda, il forum strategico europeo ESFRI sulle infrastrutture di ricerca ha presentato la roadmap 2016.
ESFRI, istituito nel 2002 su mandato del Consiglio dei Ministri per la Competitività, ha lo scopo di elaborare una strategia coerente tra i vari governi sulle infrastrutture di ricerca in Europa, che rappresentano uno degli assi portanti per la strutturazione dello Spazio Europeo della Ricerca e la competitività della ricerca e dell’innovazione europee.
La roadmap ESFRI 2016 è un documento strategico che identifica un numero limitato di progetti di infrastrutture di ricerca particolarmente rilevanti nel panorama scientifico europeo. La selezione è stata fatta sulla base dell’eccellenza scientifica, della dimensione pan-europea, e della maturità sul piano della forma legale e del progetto gestionale e finanziario, al fine di individuare progetti che potranno raggiungere lo stadio di implementazione entro pochi anni. Su venti proposte ammissibili la selezione ha portato a sei nuovi progetti di infrastrutture di ricerca nei settori della fisica, dell’ambiente, dell’alimentazione e dei beni culturali, con una forte presenza della comunità scientifica italiana, che in alcuni casi svolge anche il ruolo di coordinamento. Due progetti presentati da istituzioni dell’EIROforum (CERN ed ESRF) sono stati identificati come Landmarks perché riconosciuti essere già nella fase di pre-costruzione.
Questi sei nuovi progetti si aggiungono a quelli che appartengono alla Roadmap da meno del limite di dieci anni, apparsi quindi nelle roadmap del 2008 e del 2010, per un totale di 21 progetti. Il documento strategico di ESFRI identifica anche 29 Landmarks, cioè quelle infrastrutture provenienti da precedenti roadmap ESFRI che sono già operative, o in fase avanzata di costruzione, e che rappresentano un riferimento nel loro settore scientifico.
La roadmap ESFRI 2016 riporta anche una analisi dettagliata del panorama europeo delle infrastrutture di ricerca in Europa, aperte all’utenza internazionale nei vari settori scientifici. Questa analisi copre l’insieme delle infrastrutture di ricerca nazionali e internazionali e rappresenta un riferimento sia per le comunità scientifiche che per i decisori politici degli Stati Membri e Associati dell’Unione.