Tania Cagnotto annuncia il suo ritiro dal mondo della gare professionistiche. La tuffatrice azzurra dice basta e lo comunica con un lungo messaggio via social in cui annuncia la nuova maternità. Una carriera sportiva che l’ha resa una delle tuffatrici più vincenti della storia non solo italiana ma mondiale.
Tania Cagnotto, la tuffatrice azzurra annuncia il ritiro
Niente Tokyo 2020 per Tania Cagnotto. Ad annunciarlo è la stessa tuffatrice azzurra che annuncia il ritiro nel modo più dolce possibile. Un lungo post su instagram, infatti, metti nero su bianco tutte le motivazioni dietro l’addio alla carriera agonistica ad un anno dalle rinviate olimpiadi nipponiche. nata il 15 maggio del 1985 a Bolzano, la Cagnotto è una vera figlia d’arte (la madre è Carmen Casteiner, tuffatrice della nazionale azzurra negli anni Settanta, mentre il padre è Giorgio Cagnotto, vincitore di quattro medaglie olimpiche).
Una carriera… vincente
Tania Cagnotto è la tuffatrice italiana più vincente della storia sportivia nostrana. Unica donna italiana ad aver vinto un oro mondiale nei tuffi ed è quella che ha collezionato più podi in Europa. Alle Olimpiadi di Rio del 2016 si è aggiudicata la medaglia di bronzo dal trampolino di 3 metri e quella d’argento nel trampolino sincro in coppia con Francesca Dallapè. L’anno successivo aveva già annunciato il ritiro, ma poi è tornata sui suoi passi presentandosi con Dallapè ai campionati nazionali nel sincro da tre metri e piazzandosi al secondo posto. Proprio con la Dallapè si sarebbe dovuta presentare a Tokyo. In totale 34 ori, 15 argenti e 13 bronzi per Tania in carriera.
Dopo il ritiro
Da atleta a mamma. La Cagnotto comunque ha voluto comunque far sapere ai propri sostenitori che:
So che molti di voi volevano vedermi ancora una volta sul trampolino e mi spiace di avervi deluso ma in questo lockdown, come sarà successo a tanti altri, ho avuto tempo di riflettere e capire cosa fosse più importante per me. Non avevo più quella forza di volontà (che per 20 anni mi ha guidato) di impegnarmi e sacrificarmi nel modo in cui un olimpiade lo richiede! Ho sempre onorato tutte le Olimpiadi e non potevo non farlo anche questa volta!". Infine il ringraziamento alla compagna Francesca Dallapé "per avermi convinta ad affrontare questa sfida pazzesca ed avermi fatto tornare a sognare qualcosa in grande come un Olimpiade da mamme… E ancora una volta grazie a tutti voi, che avete ricreduto in me… voi che mi avete dato la forza di rimettere in moto la macchina… voi che mi avete sempre sostenuto con messaggi di stima e affetto! Vi prometto che vi renderò ancora partecipi della mia vita e comunque questo è solo un arrivederci al mondo dei tuffi perché credo di poter dare ancora qualcosa in un altra veste… E poi a Maya servirà un allenatrice.