Il ballo aiuta la coppia conoscersi meglio, parola di psicoterapeuta, entra nella vita di coppia. Alcuni modi di relazionarsi sperimentati in pista possono essere messi in pratica anche nella vita di tutti i giorni. Il tango nasce in Argentina durante la seconda metà del 1800. Nasce nei quartieri popolari di Buenos Aires, tra persone in larga misure immigrate che non hanno grandi ricchezze da spartire che non siano il proprio tempo e il proprio bisogno di stare insieme.
Il tango, un linguaggio nuovo per parlarsi in una coppia. Carlos Gavito, grande interprete di questa danza, dice: “Il segreto del tango sta in quell’istante di improvvisazione che si crea tra passo e passo. Rendere l’impossibile una cosa possibile: ballare il silenzio”. Perché nel tango non ci sono coreografie prestabilite da seguire: ogni volta è diverso. Ogni volta è creazione. Comunicare senza dire nulla. Proprio come nella vita, bisogna saper ascoltare e farsi ascoltare, un po’ controllare, un po’ lasciare andare. Il resto è la magia dell’incontro: alle volte scatta, alle volte no… Ma è proprio nell’incontro con l’altro che emergono le più grandi difficoltà e i più grandi piaceri.
Il primo passo è avere il coraggio di presentarsi di fronte all’altro per come si è, con i propri limiti e qualità, paure e unicità. Abbracciare e lasciarsi abbracciare, il resto viene dopo”.
GIOVANNI PORTA? Psicologo psicoterapeuta di orientamento gestaltico, è esperto di poesia e di teatro. Vive e lavora tra Roma e Milano. Da anni realizza laboratori e percorsi in cui l’arte viene utilizzata con finalità terapeutiche. E’ esperto nell’utilizzo di tecniche artistiche nella relazione d’aiuto, oltre che grande amante del tango. Laureato in Psicologia presso l’Università degli Studi di Padova, si è successivamente specializzato con un master in “Utilizzo di tecniche artistiche nella relazione d’aiuto”, ha una specializzazione in Psicoterapia della Gestalt presso l’I.G.F. di Roma, ed una in “Teatro e Psichiatria”. ?