Tango argentino passi lenti e fluidi. E’ questa la caratteristica principale della danza nata negli ambienti più poveri e reietti dell’America latina. Origini che hanno relegato il tango a danza di second’ordine per parecchi anni fino a quando l’Europa non se n’è innamorata. Oggi il tango è sinonimo di danza sofisticata e sensuale. La sua versione da sala non ha nulla a che vedere con la versione diciamo così originale latinoamericana. Per ballare bene il tango argentino non occorre solo imparare i passi ma ascoltare il proprio compagno o compagna perché solo dall’intesa può nascere la magia.
Chi ha inventato il tango?
Il tango è un ballo e un genere musicale originario dell’Argentina e dell’Uruguay. Più precisamente la zona del Rio de la Plata, il fiume che segna il confine tra i due Paesi. La sua origine è incerta, ma si ritiene che vada cercata nei quartieri poveri di Buenos Aires e Montevideo alla fine del XIX secolo, dove i migranti africani, europei e latinoamericani si incontravano e si mescolavano. Il tango è nato nei cortili dei palazzi grazie alla mescolanza di culture e tradizioni diverse, tra cui la musica afro-argentina, la polca e il candombe. Non è stato inventato, dunque, da una sola persona, ma è stato plasmato e sviluppato nel corso del tempo da una comunità eterogenea di persone.
Quali sono i passi base del tango?
Il tango si articola su uno schema base che può essere di 6 oppure 8 passi. Su questo schema si inseriscono passi più semplici e passi più complessi. Tra i passi più semplici del tango argentino ci sono l’ocho e l’ocho atras, il voleo, gli adornos. Tra quelli più complessi troviamo l’arrastre, la barrida, il giro. Non esiste, tuttavia, una sequenza precisa con la quale muovere i passi nel tango argentino. La sequenza è decisa ogni volta che si danza perché frutto dell’improvvisazione, dell’estro del momento. Per questo motivo, perché tali sequenze riescano bene, tra i due ballerini è necessaria una certa intesa. L’intesa, a sua volta, si costruisce con l’ascolto reciproco.
Che differenza c’è tra milonga e tango argentino?
Alla fine del XIX secolo, sempre nella regione al confine tra Uruguay e Argentina, si diffuse un altro ballo: la milonga. Diretta discendente della habanera, di origine cubana, la milonga si diffuse in ambienti popolari. Il successo del tango finì per offuscare la milonga con la quale talvolta è confusa. Eppure tra i due balli esistono rilevanti differenze. Il tango è un ballo che si basa su movimenti lenti e fluidi, accompagnati da una musica melodica e intensa. Pur avendo origini umili, si è evoluto fino a divenire oggi sinonimo di raffinatezza. La milonga, al contrario, è più vivace e veloce, accompagnato da una musica ritmica e percussiva. Anche con il passare del tempo ha mantenuto un carattere più popolare e tradizionale.
In copertina foto di Franz P. Sauerteig da Pixabay