Il suolo fertile terrestre si perde nella misura di 24 tonnellate ogni anno. Ciò è dovuto, secondo gli esperti, per lo più a pratiche agricole sbagliate. Una nuova mappa del movimento Salva il Suolo (sostenuto, tra gli altri, da UNEP, UNCCD, UNFAO, WFP e IUCN) illustra la sconvolgente percentuale di degrado del suolo globale prevista entro il 2050. La mappa è stata pubblicata in occasione del 30° anniversario della Convenzione delle Nazioni Unite sulla Siccità e la Desertificazione (UNCCD) e della Giornata Mondiale per la Lotta alla Desertificazione e alla Siccità che ricorre oggi, 17 giugno.
Degrado del suolo: la mappa
Le mappe create da Salva il Suolo, utilizzando i dati dell’UNCCD (mappa 2019) e una stima del Global Environment Facility (GEF, mappa 2050), illustrano quanta terra fertile potrebbe rimanere nel 2050 se gli attuali tassi di degrado continuassero.
Ogni secondo, l’equivalente di quattro campi da calcio di suolo sano si degrada, per un totale di 100 milioni di ettari ogni anno. Un suolo sano e non degradato è una necessità fondamentale per il 95% della produzione alimentare di oltre 8 miliardi di persone.
I casi Spagna e India
In Spagna, la regione catalana è soggetta a frequenti e gravi siccità. L’agricoltore locale catalano Jaume Gardeñes ha dichiarato: “Non ce la facciamo più. Sono tre anni che siamo messi molto male… Le famiglie sono sfinite perché lo sforzo di tutto l’anno è inutile“. La salute del suolo di nazioni come la Spagna, uno dei principali esportatori di prodotti alimentari, è fondamentale per la sicurezza alimentare dell’Unione Europea.
In India, Bengaluru, un tempo nota come la “città giardino dell’India” per i suoi lussureggianti contesti forestali, sta attualmente affrontando una grave crisi idrica dovuta alla siccità. “Non avremmo mai immaginato di vivere una tale crisi nella nostra moderna città“, lamenta il residente Rahul Sinha (economista, 32 anni), la cui famiglia ha iniziato a riciclare l’acqua grigia per usi non potabili. “I rubinetti rimangono a secco per tutto il giorno e le faccende di casa, come lavare i vestiti o i piatti, sono diventate un’immensa difficoltà“. – Rahul
Suolo fertile: cause e conseguenze del suo degrado
Questa drastica riduzione di suoli fertili è provocata per lo più da pratiche agricole intensive che si dimostrano ancora una volta le più sbagliate. I suoli degradati, infatti, sono poveri di “materia organica”, il che significa che non trattengono l’acqua in modo efficace, rendendoci vulnerabili agli shock climatici come siccità, incendi e scarsità d’acqua.
Per le nazioni di tutto il mondo, questo degrado sta causando, infatti, un rapido aumento di questi shock climatici, minacciando centinaia di milioni di vite, paralizzando i mezzi di sussistenza e costringendo milioni di persone a migrare.
Un terreno non fertile, infine, è un terreno che non riesce a generare risorse alimentari sufficienti al fabbisogno della popolazione. La crisi alimentare che ne deriverebbe sarebbe aggravata dal fatto che nel 2050 la popolazione mondiale avrà raggiunto i 9,8 miliardi di persone.
Immagine di copertina gentilmente concessa da Salva il Suolo