Ha preso il via questa mattina il 1° summit sulla sanità a Napoli presso la sala Sisto V del complesso di San Lorenzo Maggiore. Fino a venerdì 6 febbraio, istituzioni, sindacati e vertici delle aziende ospedaliere si confronteranno per trovare soluzioni condivise e contribuire al miglioramento dell’offerta sanitaria sul territorio. L’iniziativa – ferma restando la competenza regionale in materia – è stata promossa dal Comune e dal Sindaco Luigi de Magistris che, in qualità di responsabile della salute pubblica, ribadisce l’importanza di una sanità vicina alle esigenze dei cittadini e troppo spesso penalizzata dalla politica dei tagli.
Ecco le parole del sindaco Luigi De Magistris nel suo saluto: “Prendersi cura di Napoli è prendersi cura dei napoletani. Per questo, la sanità è un tema che mi sta particolarmente a cuore. Nonostante il sistema sanitario sia una competenza della Regione Campania, ogni sindaco ha responsabilità in merito alla salute pubblica. Perché a Napoli abbiamo siti di interesse nazionale da bonificare, dal cui recupero dipende un ulteriore rilancio della città. Perché non c’è politica pubblica del Comune che non abbia un riflesso sulla salute e sul benessere dei napoletani. Dal contrasto alla povertà alle politiche per lo sport, ogni nostra iniziativa mette i cittadini al centro. Crediamo che la Sanità non possa essere sacrificata in nome dell’austerità e della spending review e che si possa trovare una sintesi fra le gestione oculata dei bilanci e i diritti costituzionali“.
Il dott. Raffaele Tortoriello, Coordinatore Regionale UIL FPL Medici Napoli e Campania ha dichiarato: “Molte falle ci sono nella nostra sanità campana ed in quella dell’area metropolitana in particolar modo, carenze strutturali ataviche, vecchi edifici mal funzionanti vedi gli ospedali cittadini, che non vanno chiusi ma resi efficienti sul territorio in maniera tale da collegarsi tra loro senza così far esplodere le strutture d’eccellenza sanitaria, vedi Azienda dei Colli, irccs pascale, Cardarelli, Santo Bono. Maggiori risorse umane, tecnologiche e finanziarie ci farebbero fare un grosso passo aventi. Misure urgenti da attuare: sblocco del turnover, stabilizzazione dei precari, rinnovo tecnologico ed adeguamento delle strutture al decreto 49 regionale, sulla riorganizzazione della sanità in campania ed a Napoli. Il sindaco come tutore della salute dei cittadini può e deve farsi promotore di tali istanze se vuole veramente incidere sul sociale della sanità. Gli operatori ci sono e sono pronti a fare la loro parte , come sempre con responsabilità e professionalità, i politici tutti faranno altrettanto. Speriamo ed aspettiamo la chiusura del Summit per saggiare realmente l’impegno di tutti“.
Per ricordare, ancora una volta, alla città, e a chi volesse speculare sulla pelle della gente, che la salute è un bene comune. Senza se e senza ma.