Giovanni Gnocchi e Andrea Lucchesini interpretano un raffinato programma cameristico per il pubblico di “Arezzo Classica”, la rassegna promossa dal Comune di Arezzo e organizzata dalla Fondazione Guido d’Arezzo in collaborazione con CaMu – Casa della Musica di Arezzo.
Colleghi nei corsi di perfezionamento della Scuola di Musica di Fiesole, i due artisti hanno accolto l’invito della Scuola e si presentano insieme sul palco del Teatro Petrarca il prossimo 28 febbraio (inizio ore 21.00).
Nell’anno dedicato a Beethoven, Gnocchi e Lucchesini propongono due significativi lavori quali le 12 Variazioni sul tema “Ein Mädchen oder Weibchen” dal Flauto Magico op. 66, omaggio ad una delle più celebri arie del capolavoro mozartiano, e la Sonata in la maggiore op. 69, opera centrale del catalogo beethoveniano che, grazie ad una scrittura che esalta le possibilità di entrambi gli strumenti, costruisce un dialogo dall’equilibrio perfetto.
La seconda parte del concerto presenta due tra le pochissime composizioni che Fryderyk Chopin concepì per il repertorio cameristico: nell’Introduzione e Polacca brillante op.3, scritta per il mecenate (e violoncellista dilettante) Anton Radzwill, è il pianoforte innervare la scrittura con uno spiccato virtuosismo strumentale, mentre più profonda e meditativa si presenta la Sonata in sol minore op.65, dedicata al fraterno amico Auguste Franchomme, famoso violoncellista francese che la eseguì con lui nell’ultimo concerto che Chopin tenne a Parigi il 16 febbraio 1848.
L’appuntamento aretino è un’occasione da non perdere: premiato in prestigiosi concorsi europei ed ormai stabilmente presente nel mondo concertistico, Giovanni Gnocchi è interprete fantasioso e preparatissimo in un ampio repertorio solistico che spazia dal barocco alla contemporaneità; ha ricoperto giovanissimo il ruolo di primo violoncello presso la Camerata Salzburg ed è stato già ospite delle principali orchestre al fianco di celebri direttori.
Nel dialogo cameristico incontra la tastiera di Andrea Lucchesini, tra i più noti protagonisti della scena musicale internazionale. Iniziata in giovanissima età con la vittoria del Concorso “Ciani” al Teatro alla Scala di Milano, la sua ampia attività è contraddistinta da una continua ricerca, sia nell’approfondimento del repertorio solistico -consegnato ad una vasta discografia che spazia dall’integrale live delle Sonate per pianoforte di Beethoven alla registrazione dell’intera opera pianistica di Luciano Berio- sia nell’entusiasmo per l’esplorazione cameristica con partner prestigiosi, a partire dal trentennale sodalizio con il violoncellista Mario Brunello (tra i maestri che hanno contribuito alla formazione di Giovanni Gnocchi).
L’ultimo appuntamento di “Arezzo Classica” – il 13 marzo al Teatro Petrarca (inizio ore 21.00) – è sempre nel segno di Beethoven, con il grande concerto dell’Orchestra Sinfonica Abruzzese diretta da Giancarlo De Lorenzo: in programma la Settima Sinfonia e il Concerto n.4 per pianoforte, con la partecipazione solistica del giovane virtuoso russo Rafael Lipstein.