Si svolgerà a Cosenza da Aprile a Maggio 2022 il primo evento del Sud Italia di Rigenerazione urbana e sociale attraverso le arti a servizio della qualità della vita, della bellezza e storicità di un luogo tanto caro alla città, STURG
Conosciamo S.T.U.R.G., intervista a Gennaro de Rosa Direttore Scientifico del progetto
Un progetto che unisce l’arte agli spazi urbani “dismessi”. Però ci sono tante domande ancora da rispondere, proprio per questo motivo ne abbiamo rivolte alcune a Gennaro de Rosa ovvero il Diretto Scientifico del progetto STURG:
Cos’è STURG?
S.T.U.R.G. (Stairway To Urban Ri-Generation) è un progetto di rigenerazione urbana e sociale attraverso le arti finanziato nell’ambito della 3^ edizione dell’avviso pubblico Creative Living Lab promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Perché questo nome?
Stairway to Urban Ri-Generation (Scalinata verso la Rigenerazione Urbana) simboleggia la risalita verso qualcosa a cui tendere, un cambio di stato. Richiama il brano cardine dei Led Zeppelin – Stairway to Heaven. L’Acronimo S.T.U.R.G. anche ricorda il personaggio della saga “Star Wars” – Sturg Ganna che viveva in luoghi umidi e dimenticati come quello che ci proponiamo di riempire della bellezza dell’arte e della luce della cultura.
Quali sono gli obiettivi di STURG?
Con S.T.U.R.G. vogliamo spingere il nostro impegno per un futuro sostenibile andando oltre la musica. In questi anni abbiamo compreso che l’impatto con il brutto ed il degrado è stato per molti la vera spinta eco-friendly. L’idea della bellezza e di uno sviluppo sostenibile hanno mosso in noi la voglia e il piacere di impegnarci per un futuro ecologico. La bellezza è un fattore essenziale della sostenibilità, un aspetto irrinunciabile e spesso trascurato. Il bello deve ritrovare il proprio spazio nella nostra vita quotidiana, coniugandosi con l’utile. Un’opera multi-artistica che mette al centro l’unione di bene e bello, forma e contenuto, etica ed estetica con il supporto di scuole, associazioni, artisti di diverse derivazioni non può che essere la strada, o la scalinata, giusta verso la rigenerazione urbana e sociale.
Arte e spazi urbani, come possono coesistere?
Le città chiedono maggiore vivibilità creando i presupposti di recuperare spazi pubblici e edifici fuori uso devastati dall’incuria. Le città mutano insieme all’arte che si evolve verso una partecipazione emozionale che spinge l’artista visivo a farla uscire dalle gallerie per trasportarla nelle piazze, nei giardini, nelle fabbriche dismesse e nei luoghi pubblici. I valori, che accomunano l’arte come medium per recuperare spazi urbani dismessi, devono essere necessariamente sempre collettivi. Devono chiedere obbligatoriamente relazioni partecipative a una cittadinanza attiva con il presupposto di migliorare la qualità della vita usando la poesia e la bellezza che solo l’arte tout-court è in grado di esprimere