Come sono inseriti i minori stranieri non accompagnati (MSNA) nel sistema scolastico-formativo italiano? Quanto tempo intercorre tra l’arrivo in Italia e l’inserimento in un programma di apprendimento? La ricerca di Fondazione Iniziative e Studi sulla Multietnicità Ente del Terzo Settore – Fondazione ISMU ETS ha permesso di ricostruire, per la prima volta, il quadro nazionale sulla presenza dei MSNA nel sistema scolastico-formativo e sulle pratiche di integrazione tra scuole e territori, senza dimenticare la prospettiva dei minori stessi. Nel 2023/24, ricerca sul campo e analisi dei dati raccolti sono continuate in collaborazione con diverse università e centri di ricerca.
Stranieri non accompagnati: lo studio
Le attività di ricerca si sono sviluppate, a partire dal 2020, utilizzando tecniche quantitative e qualitative di rilevazione dei dati. Tra queste, è stata realizzata un’indagine campionaria su scala nazionale sui MSNA nel sistema scolastico italiano, attraverso il coinvolgimento di enti di prima e seconda accoglienza sparsi in tutta Italia. Nella prima wave, realizzata nel 2020, è stato considerato un campione rappresentativo di 130 enti con strutture di prima e seconda accoglienza e di 1.399 MSNA a essi associati; la seconda fase del 2022 ha riguardato invece un campione di 149 enti e 2.000 MSNA a essi associati. I dati raccolti nelle due rilevazioni sono poi confluiti in un database unico comprendente 3.399 casi di MSNA, su cui sono state svolte successive analisi.
Livelli di istruzione nel Paese di origine
Quasi la metà del campione ha frequentato l’istruzione primaria (46%), il 28% l’istruzione secondaria e circa il 15% nessuna scolarizzazione (per l’8% la scolarizzazione non è nota e per il 3% è la scuola coranica). Circa il 60% dei MSNA censiti parla almeno un’altra lingua oltre all’italiano, il 30% parla almeno due lingue straniere e il 7% tre lingue e più. Tra le lingue più parlate troviamo: arabo (1.194 sul totale del campione), albanese (546), bengalese (481), francese (407), inglese (385).
Provenienze Condizioni nel Paese di origine
Il 35% del campione proviene dal Nord Africa, con una netta predominanza di egiziani (774) e tunisini (351). Segue il continente asiatico (circa 1/4 del campione totale), soprattutto Bangladesh (548) e Pakistan (265). Circa il 20% è originario dell’Africa subsahariana, in particolare: Gambia (167) e Costa d’Avorio (100), seguiti da Guinea, Somalia, Mali, Senegal. Infine, il 17% circa arriva da Paesi dell’Est Europa, soprattutto dall’Albania (531), con una piccola quota di kosovari (53).
Nel Paese di provenienza, quasi la metà era studente; il 19% studenti-lavoratori (19% circa), il 13% lavoratori. Fra i MSNA provenienti da Paesi Europei predominano gli studenti. I lavoratori e gli studenti-lavoratori rappresentano, invece, il 35% circa dei MSNA originari di Africa e Asia. I giovani in condizione di NEET, cioè giovani che non studiavano né lavoravano già in patria, sono oltre il 20% fra i subsahariani e gli asiatici.
Principali aree geografiche di accoglienza e inserimento in Italia
Circa 1/3 dei MSNA censiti è ospitato in un centro di prima accoglienza, i restanti 2/3 vivono in strutture di seconda accoglienza. Il 21% è ospitato in strutture di accoglienza collocate in Sicilia. Segue la Lombardia, con quasi il 14%. Nel complesso, le più alte concentrazioni di MSNA si trovano al Sud o in Sicilia (42%) e nelle regioni del Nord-Ovest (31%).
Il quadro sull’inserimento scolastico-formativo dei MSNA in Italia
La quota maggiore di MSNA è inserita in corsi di alfabetizzazione linguistica in Italiano L2 realizzati presso gli enti che li ospitano (per oltre il 45% del campione) oppure, in misura leggermente inferiore, presso i CPIA del territorio (40%). Nell’istruzione ordinaria, la presenza di MSNA è decisamente inferiore rispetto agli altri programmi di apprendimento considerati.
Il 67,9% dei minori stranieri non accompagnati ha concluso i programmi di apprendimento frequentati: nel complesso, quasi 500 MSNA del campione hanno ottenuto attestati di certificazione dei corsi di lingua italiana frequentati e circa 300 hanno conseguito la licenza di terza media (soprattutto nei CPIA, ma anche nella scuola secondaria di primo grado).
Integrazione nel sistema scolastico
Tra i MSNA censiti, solo un minore su cinque è integrato nel sistema scolastico italiano (21%), ovvero in percorsi frequentati da coetanei nativi e che offrono la possibilità di acquisire un titolo di studio. Anche considerando i corsi di primo/secondo livello presso i CPIA, solo il 18% è in questa condizione. Non trascurabile (9%) è infine la quota di MSNA non coinvolti in alcuna tra le attività educativo-formative, risultando fuori da ogni tipo di programma di apprendimento.
La “variabile tempo”
Tra i minori che vengono inseriti in almeno un corso di studi e per cui sia nota la data di primo ingresso, il tempo medio di primo inserimento è di 5,5 mesi dall’arrivo. Metà dei minori viene inserita entro un mese dall’arrivo, mentre per arrivare al 75% dei minori stranieri non accompagnati inseriti bisogna attendere 8 mesi. A 24 mesi dall’arrivo, il 90% dei minori è stato inserito in almeno un corso. I tempi di inserimento, tuttavia, variano in base al tipo di formazione (alfabetizzazione, istruzione o formazione professionale), al contesto territoriale e a ulteriori fattori di fragilità nell’esperienza del minore, come la presenza di disabilità.