Quali news possiamo dare sugli stranieri in Italia? La pandemia da Covid, come sappiamo, non ha fermato i flussi migratori che si muovo sulle rotte del Mediterraneo. La guerra in Ucraina, poi, ha ulteriormente aggravato la situazione. In Italia e in Europa, infatti, continuano ad affluire migranti non solo dalle zone in guerra ma anche dai Paesi dipendenti dal grano russo. Da dove vengono, dunque, gli stranieri residenti in Italia e dove vivono?
Quanti cittadini stranieri ci sono in Italia?
Secondo i dati del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, aggiornati al 1° gennaio 2023, in Italia ci sono 5 milioni e 50 mila stranieri. Il numero rappresenta un leggero aumento rispetto all’anno precedente con 20mila persone in più e un +3,9‰. Gli stranieri in Italia, dunque, rappresentano l’8,6% della popolazione totale, qualcosina in più rispetto all’anno precedente quando l’incidenza era dell’8,5%.
Poco più della metà degli stranieri residenti in Italia, vale a dire 2 milioni e 989mila persone, risiede al Nord dove si registra un’incidenza della popolazione dell’11%. Al Centro risiedono un milione e 238mila stranieri (incidenza del 10,6%) mentre al Sud risiedono 824mila stranieri per un’incidenza del 4,2%.
Quali sono gli immigrati più presenti in Italia?
L’Istituto Superiore di Sanità racconta che la metà degli stranieri in Italia proviene dall’Europa, 1.150.627 provengono dagli Stati africani (22,2%, soprattutto dai Paesi dell’Africa settentrionale e occidentale) e 1,1 milioni (22,6%) dall’Asia. Circa 387mila residenti in Italia (7,5%), provengono dal Centro-Sud America. Secondo la Fondazione openpolis che ha raccolto i dati Istat, gli stranieri europei nel nostro Paese vengono principalmente da Romania, Albania e Ucraina. Gli stranieri provenienti dall’Africa sono originari per lo più di Nigeria, Egitto e Marocco. Gli stranieri asiatici, invece, vengono per la maggior parte da Cina, Filippine, India, Bangladesh e Pakistan.
Quali sono le cause delle migrazioni oggi?
Come ben sappiamo le migrazioni fanno parte della storia dell’uomo dalla notte dei tempi. A muovere l’uomo verso altri lidi sono stati per lo più la voglia di scoprire posti nuovi e la necessità di trovare condizioni di vita più dignitose.
Oggi le motivazioni che spingono le persone a migrare sono di natura più grave. Nell’Africa subsahariana molti Stati sono scenari di guerre annose che li hanno impoveriti togliendo loro una pur minima possibilità di ripresa. Alla povertà annosa e ben nota a tutti di molti Paesi africani e asiatici si aggiungono da qualche anno i cambiamenti climatici e la siccità. La vita nei Paesi più colpiti dalla siccità diviene ogni giorno più insostenibile non solo per le scarse opportunità economiche ma anche per la prospettiva di vita sempre più bassa a causa delle malattie.
L’ultimo anno lo scoppio della guerra in Ucraina ha aggravato il quadro delle migrazioni sotto due aspetti. Il primo riguarda i migranti provenienti direttamente dall’Ucraina, costretti a fuggire dalla guerra. Il secondo aspetto, non meno importante, riguarda la guerra del grano scaturita dal conflitto in Ucraina. Sono molti i Paesi in via di sviluppo che dipendono dal grano russo. Per loro la situazione diventa ogni giorno più difficile.
In copertina foto di Alexandra_Koch da Pixabay