La storia della bicicletta attraversa i secoli. Se il primo prototipo nasce, infatti, in Germania nell’Ottocento, la prima idea di veicolo a due ruote risale alla fine del Quattrocento e la si deve a Leonardo da Vinci. L’avvento delle automobili non ha scalfito il mito della bici, ricordo delle estati d’infanzia, passione adulta e ora simbolo per eccellenza della mobilità urbana sostenibile.
Storia della bicicletta: chi l’ha inventata
Chi ha inventato la bicicletta per primo? La prima bicicletta utilizzata fu inventata nel 1817 dal barone tedesco Karl Drais, un impiegato statale del Granducato di Baden. Nonostante Drais avesse nominato la sua invenzione “Laufmachine”, cioè macchina da corsa, la stampa dell’epoca la ribattezzò Draisine, in onore del suo inventore. Il veicolo si componeva di due ruote allineate, unite da un asse di legno, un sellino e uno sterzo con il quale si poteva far girare la ruota anteriore. Per far avanzare la draisina e per frenare bisognava aiutarsi con i movimenti dei piedi. Nel 1861 la draisina vide i suoi primi pedali grazie a Ernest Michaux. L’inventore francese li montò fissandoli al perno della ruota anteriore. Ventitré anni dopo, nel 1884, nacque la prima “Safety Bicycle”, la bicicletta di sicurezza. Dotata di due ruote di uguali dimensioni e di una trasmissione a catena sulla ruota posteriore, il nuovo modello, creato dall’inglese John K. Starley, fu l’antesignana della moderna bicicletta. Il modello che diede un forte impulso commerciale e rese possibile l’inizio di competizioni come il Tour de France e il Giro d’Italia.
Perché le bici da uomo hanno la canna?
La canna orizzontale della bicicletta è una costante dai primi modelli di draisina alle bike moderne. Quando però la bicicletta ha iniziato a iniziato a diffondersi e a essere usate anche dalle donne, la canna orizzontale risultava particolarmente scomoda per loro. Montare in bici scavalcando dal retro della ruota esponeva le signore a mostrare le sottovesti, la quale cosa era alquanto sconveniente. Comparve così un altro modello di bici con la canna in diagonale che lasciava lo spazio alle donne di montare in bicicletta facendo passare la gamba davanti alla ruota. Le donne di oggi non hanno più questo problema, considerato quanto è cambiato nel frattempo l’abbigliamento femminile, eppure le biciclette hanno conservato questa distinzione: le bici con la canna orizzontale sono da uomo, i modelli con la canna in diagonale sono da donna. In realtà le differenze di genere tra i modelli riguardano anche altri elementi della bici come, ad esempio, le dimensioni del sellino.
Quali sono i benefici di andare in bicicletta?
Cosa rappresenta oggi la bicicletta? Nata per svincolare i mezzi di trasporto dai cavalli, divenuta poi oggetto di divertimento, oggi la bicicletta è uno degli strumenti più consigliati per mantenersi in buona salute. Andare in bicicletta è un tipico esercizio aerobico che come tale porta benefici molteplici: rinforza il sistema cardio-circolatorio, tonifica i muscoli, aiuta a tenere il peso sotto controllo, concilia il sonno, migliora l’umore.
Con la pandemia, infine, la bicicletta è diventata il simbolo della mobilità sostenibile. La necessità di contenere e poi azzerare le emissioni di CO2 ha rilanciato la bicicletta. Grazie anche ai bonus erogati, nelle strade cittadine, tra le numerose auto, bus e motorini si intravedono sfilare sempre più biciclette. Sono generalmente elettriche con pedalata assistita. Se la storia della bicicletta ha attraversato i secoli, la direzione che il mondo sta prendendo fa pensare che la sua sarà una storia infinita.
In copertina foto di volkan ugur da Pixabay