Otto Marzo 2012. A Nola, onorando il martirio del 1908 in cui un manipolo di donne scioperò per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare, gruppi e associazioni uniti in una “Festa per la donna” il cui ricavato sarà destinato ad una cooperativa che da anni si batte contro la violenza sulle donne. Stop Violence Against Women
Facebook eventi: 8 marzo, tanti inviti a feste di ogni tipo. C’è quella con lo spogliarellista di turno, con il tronista più in voga, con il dj più ballato del momento. Ovunque però la parola che risuona è festa delle donne! Donne in cerca di guai, donne uguale danno, una donna per amico, una donna per la vita. Il gentil sesso comincia a perdere quell’attributo che era proprio delle famiglie dell’antica Roma, quel “gentil” fatto proprio dallo stilnovismo e dal dantesco “tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia” anche se oggi se saluta “altrui” partono sceneggiate, litigi e molto spesso, come dalle ultime vicende di cronaca nera, efferati omicidi da parte di compagni, mariti, fidanzati o ex gelosi. L’uomo spogliato della patria potestas sulla donna sempre più emancipata cerca di imporsi con la forza fisica e non con le parole, il buon fare o l’accortezza nelle attenzioni. E’ questo lo spirito con cui a Nola, presso il Circolo Giordano Bruno, è stata pensata una “Festa per le donne” onorando il martirio del 1908 in cui un manipolo di donne scioperò per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare.Il fuoco le divorò. Protagonisti ed ideatori di questo evento una serie di gruppi ed associazioni tra cui il Serafino’s Club , la Fuci Nola (Federazione Universitaria Cattolica Italiana), l’associazione Dietro le Quinte e le SportingGirls. “Stop violenceagainstwomen” recita lo slogan. MariaJosè Vecchione, una delle più attive nell’organizzazione spiega che si tratta di “una festa per onorare le donne aiutandole: il ricavato della serata infatti andrà a “Eva Centro Antiviolenza” di Maddaloni, cooperativa nata dieci anni fa contro la violenza sulle donne. Purtroppo, nel corso degli anni,” continua MariaJosè “si è perduto il vero significato di questa ricorrenza e quindi crediamo che sia necessario riappropriarsi di questomomento facendo qualcosa di concreto per tutte le donne che vivono situazioni difficili”. In Italia la violenza di compagni, mariti, o ex è la prima causa di morte per le donne dai 15 ai 44 anni. “Con dati statistici che vanno dal 70% all’87% la violenza domestica risulta essere la forma di violenza più pervasiva che continua a colpire le donne in tutto il Paese”, ha detto la relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla violenza contro le donne, RashidaManjoo, al termine della sua visita ufficiale in Italia a fine gennaio. La relatrice ha parlato di “femminicidio”, adoperando il termine coniato ufficialmente per la prima volta nel 2009, quando il Messico è stato condannato dalla Corte interamericana dei diritti umani per le 500 donne violentate e uccise dal 1993 nella totale indifferenza delle autorità di Ciudad Juarez, nello Stato di Chihuahua.Secondo i dati della Polizia e dell’Istat una donna su 4, nell’arco della vita, subisce violenza, e negli ultimi nove anni, ha stabilito un rapporto dell’Eurispes, «il fenomeno è aumentato del 300 per cento».
Fioravante Conte