Non ristori ma sostegni: è questo il termine coniato dal governo Draghi per indicare le misure di sostegno, appunto, all’economia in conseguenza della crisi economica generatasi con la pandemia. Il documento, ancora in bozza, che il governo Draghi sta studiando prevede, tra l’altro, una proroga fino al 30 giugno dello stop dei licenziamenti. A supporto di tale misura sarà rifinanziata la cassa integrazione per tutto l’anno 2021. Previsti anche sostegni per imprese e professionisti e un maxi condono.
La proroga dello stop dei licenziamenti
Il blocco dei licenziamenti, varato a marzo 2020 dal governo Conte subito dopo il lockdown, era stato prorogato fino al 31 marzo 2021. Il governo Draghi ha voluto mantenere la stessa linea decidendo di prorogare ulteriormente tale termine fino al 30 giugno. Parallelamente sarà rifinanziata la cassa integrazione Covid, anche questa creata con il governo Conte, fino a fine anno. Nella bozza del documento è previsto anche lo stanziamento di 2 miliardi di euro per la campagna vaccinale e l’ipotesi di un coinvolgimento dei medici di base e, in un secondo momento, dei farmacisti.
I sostegni ad aziende e professionisti
Un altro capitolo è dedicato alle aziende e ai professionisti con un fatturato fino a 5 milioni di euro e che abbiano subito una perdita pari al 33% della media mensile del fatturato del 2019 rapportata alla media mensile del fatturato registrato nel 2020. Nello specifico, ci saranno delle fasce di indennizzo:
- imprese e professionisti con un fatturato di 100.000 euro l’anno riceveranno un indennizzo pari al 30% della perdita di fatturato subita;
- i professionisti e le imprese che fatturano dai 101.000 ai 400.000 euro l’anno avranno diritto a un indennizzo del 25% della perdita subita;
- il 15% della perdita subita spetta, invece, come indennizzo, alle aziende e ai professionisti che hanno un fatturato compreso tra 1 e 5 milioni di euro l’anno.
Potrebbero essere previsti rimborsi anche per le startup. A gestire i rimborsi dovrebbe esserci una piattaforma sotto il controllo di Sogei mentre l’erogazione dovrebbe iniziare dopo una decina di giorni per concludersi il 30 aprile.
Crisi economica e sociale
Gli osservatori guardavano alla data del 31 marzo 2021 con grande attenzione. Cosa sarebbe accaduto dopo tale termine era una domanda che destava molta preoccupazione. Negli ultimi mesi del 2020, infatti, la crisi economica generata dalla pandemia, si stava trasformando in una crisi sociale. Le chiusure parziali dopo il lockdown totale hanno creato non pochi momenti di tensione soprattutto nelle categorie più colpite. Il 2021 doveva essere l’anno di uscita dalla pandemia, un anno di programmazione e di una nuova visione. Un governo nuovo di zecca (è proprio il caso di dirlo) sembrava dovesse superare certi schemi e rituali ritenuti non all’altezza della situazione. Guardandosi intorno, invece, non solo siamo lontani dall’uscita, ma nulla su questi schemi sembra essere cambiato.
In copertina foto di Malachi Witt da Pixabay