Lo Stop ai no vax in TV non è una provocazione fatta tanto per suscitare dibattito o per tirarci su un po’ di spettacolino a buon mercato quanto una presa di posizione dura quanto ragionata da parte di uno dei giornalisti più esperti del panorama informativo italiano: Enrico Mentana direttore del TG di La7, che oltretutto è una rete con molta informazione.
Nel palinsesto della TV di Cairo i programmi di approfondimento giornalistico partono dal mattino con Omnibus e poi proseguono nella giornata e molto spesso, in studio o in collegamento, ci sono ospiti dichiaratamente no vax o che comunque hanno un’opinione del tutto avversa al vaccino anti covid e, poi, al Green Pass talvolta dando luogo anche a siparietti non proprio edificanti.
Stop ai no vax in TV: Mentana
Enrico Mentana – Direttore TG La7
“Mi onoro di non avere mai ospitato nei tg che dirigo nessun esponente dei no vax”
Che il direttore in persona intervenga così direttamente e senza appello nella discussione pro vax VS no vax è cosa inusitata anche perché non è solo un pensiero personale quello esposto da lui ma una linea editoriale ben precisa e decisa e, ovviamente, non ha mancato di suscitare un vespaio di polemiche.
Il Post di Mentana
Si è detto da più parti che la posizione di Mentana non è giornalisticamente corretta perché la libera informazione deve dare spazio a tutte le idee.
Non si può fare informazione a senso unico e si sono scomodati dei del giornalismo del calibro di Biagi, Zavoli o Marrazzo (padre) che si sono pregiati di intervistare fior di mafiosi, camorristi e terroristi scrivendo pagine epiche di giornalismo moderno e vivo ancora oggi.
Più che giusto ricordare grandi pietre miliari come quelle appena citate ma c’è da chiedersi: un terrorista, che fosse di destra o di sinistra, aveva delle tesi in cui credeva che giustamente definiamo inaccettabili per finalità o mezzi usati ma si facevano portatori di un’idea.
Il no vax è portatore di quale idea? Quali sono i principi. giusti o sbagliati che siano di cui si fa portatore oltre ad una sequela di superstizioni e complottismi a buon mercato copiati ed incollati dalla gazzetta di vattelappesca?
Enrico Mentana – Direttore TG La7
“A chi mi dice che così impongo una dittatura informativa, rispondo che adotto la stessa linea rispetto ai negazionisti dell’Olocausto, ai cospirazionisti dell’11 settembre, ai terrapiattisti, a chi non crede allo sbarco sulla luna e a chiunque sostiene posizioni controfattuali, come lo sono quelle di chi associa i vaccini al 5G o alla sostituzione etnica, al Grande Reset, a Soros e Gates o scempiaggini varie”
Stop ai no vax in TV: Giletti
Una posizione chiara e senza possibilità di replica che suona come chi dice in casa mia ospito chi ritengo giusto.
Interprete e portabandiera del pensiero contrario a quello del direttore Mentana è Giletti anche lui su La7 con il suo programma nel quale, in realtà, ospita di tutto e di più con personaggi di ogni estrazione cui viene dato diritto di parola e sui quali spesso vengono innescati talk abbastanza eccentrici in verità.
Massimo Giletti – conduttore di Non è l’Arena
“Posso non essere d’accordo con Montagnier, Freccero e Cacciari, ma hanno il diritto alla parola e non solo perché sono intellettuali. Sono contrario a portare in tv solo il pensiero mainstream. Bisogna ascoltare tutte le voci è importante che una trasmissione dia spazio anche a chi la pensa diversamente da me ma come 8 milioni di persone No Vax e No Green Pass. Criminalizzare è sempre un errore”
Stop ai no vax in TV: Maggioni
Eppure Mentano non è stato certo lasciato solo perché ad accodarsi alle sue considerazioni in toto arriva Monica Maggioni di fresca nomina Direttrice del TG1. Anche lei opera una netta distinzione su chi è competente a parlare e chi non lo è. Naturalmente, anche lei subito tacciata di essere esclusivista mainstream e quasi settaria.
Monica Maggioni – Direttore TG1
“Se ci va di mezzo la vita delle persone non puoi mettere sullo stesso piano uno scienziato e il primo sciamano per passa per la strada. Deve tornare a contare la competenza, non tutte le opinioni hanno lo stesso valore“.
Che si sia pro vax o no vax qui è ininfluente, non si faccia passare queste posizioni autorevoli di due dei direttori dei TG più importanti del Paese come quelle dei soliti radical chic perché sarebbe questa una vera opera di disinformazione.
La deontologia tirata in ballo qui c’entra come una fetta di salame nel caffelatte. Qui si tratta di decidere se continuare a dare voce a chi si è già ampiamente dimostrato non in grado d’informare.
Concludendo
Non si sta togliendo voce a legittime espressioni democratiche del pensiero ma ad atteggiamenti grazie ai quali chi fa proselitismo ci impedisce il ritorno ad una vita normale.
Se vogliamo fare finta che non sia così, d’accordo fate pure ma questa situazione rischia di avvitarsi sempre più su se stessa senza via d’uscita.
Viva chi ci mette faccia e responsabilità e non chi si barcamena di qua e di la nella speranza che il proprio equilibrismo lo preservi dalle accuse di essere non democratico: le redazioni dei giornali, del resto, sono i posti meno democratici del mondo per definizione. Grazie a Dio.