Un passo importante per migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento dell’UE nel contesto della guerra in Ucraina è stato compiuto. Arriva l’accordo politico provvisorio raggiunto tra il Consiglio e il Parlamento europeo sulla legislazione dello stoccaggio del gas. Il regolamento proposto mira a garantire che le capacità di stoccaggio nell’UE siano riempite prima della stagione invernale e possano essere condivise tra gli Stati membri in uno spirito di solidarietà.
Stoccaggio del gas: i negoziati europei
I colegislatori hanno convenuto durante i negoziati interistituzionali che lo stoccaggio sotterraneo del gas nel territorio degli Stati membri dovrebbe essere riempito almeno all’80% della loro capacità prima dell’inverno 2022/2023 e al 90% prima dei periodi invernali successivi. L’Unione tenterà collettivamente di riempire l’85% della capacità di stoccaggio sotterraneo del gas nel 2022. L’obbligo di riempimento sarà limitato a un volume del 35% del consumo annuo di gas degli Stati membri negli ultimi cinque anni.
Cosa dice l’accordo?
L’accordo provvisorio prevede inoltre che gli Stati membri possano parzialmente raggiungere l’obiettivo del 90% contando le scorte di gas naturale liquefatto (GNL) o combustibili alternativi stoccati negli impianti.
Poiché non tutti gli Stati membri dispongono di strutture di stoccaggio sul proprio territorio, i colegislatori hanno convenuto che gli Stati membri senza strutture di stoccaggio avrebbero accesso alle riserve di stoccaggio del gas in altri Stati membri. Al fine di condividere l’onere finanziario degli obblighi di riempimento, gli Stati membri senza impianti di stoccaggio sotterraneo utilizzeranno una capacità di stoccaggio corrispondente al 15% del loro consumo annuo di gas negli ultimi cinque anni. In alternativa, gli Stati membri possono organizzare l’istituzione di un meccanismo alternativo di condivisione degli oneri.
Monitoraggio continuo?
I colegislatori hanno deciso un sistema di “traiettoria di riempimento”, che consentirà un monitoraggio continuo durante tutta la stagione di riempimento. Nel 2022 le traiettorie saranno fissate nel regolamento con un margine di flessibilità del 5%. Dal 2023 in poi le traiettorie saranno proposte dagli Stati membri e stabilite da atti attuativi adottati dalla Commissione.
Il Consiglio e il Parlamento hanno inoltre concordato la certificazione obbligatoria di tutti i gestori dei sistemi di stoccaggio. Questo al fine di evitare i potenziali rischi di influenze esterne sulle infrastrutture di stoccaggio critiche. La certificazione darà la priorità a strutture di stoccaggio e strutture di stoccaggio più grandi, che di recente sono riempite a livelli costantemente bassi. Gli Stati membri avranno 150 giorni dopo l’entrata in vigore del regolamento per certificare le strutture prioritarie e 18 mesi per certificare le altre strutture. Gli operatori non certificati dovranno rinunciare alla proprietà o al controllo degli impianti di stoccaggio.
Diversificazione dei fornitori
Il Consiglio e il Parlamento hanno convenuto di aggiungere un riferimento alla diversificazione dei fornitori di gas e alla riduzione della dipendenza energetica dell’UE in un considerando del regolamento. Hanno anche aggiunto l’utilizzo di acquisti congiunti di gas nell’elenco delle misure che gli Stati membri possono adottare per garantire gli obiettivi di riempimento. L’elenco contiene, tra l’altro, incentivi finanziari, strumenti che richiedono ai fornitori di gas di stoccare volumi minimi di gas negli impianti di stoccaggio.
I colegislatori hanno convenuto che gli obblighi di compilazione sarebbero scaduti il 31 dicembre 2025 mentre gli obblighi di certificazione continueranno oltre tale data. Hanno anche deciso di concedere una deroga a Cipro, Malta e Irlanda. Purché non siano direttamente interconnesse con il sistema del gas di altri Stati membri.