Il titolo già deponeva bene. “Via dei matti numero 0” è un omaggio esplicito a un cantautore delicato e poetico ma sempre poco apprezzato come Sergio Endrigo. Dopo “Sostiene Bollani” e “L’importante è avere un piano”, Stefano Bollani torna in tv con un nuovo programma tutto suo. O quasi. Ad accompagnarlo, infatti, c’è Valentina Cenni, compagna anche nella vita, con la quale riceve ospiti dal mondo dello spettacolo in un salotto immaginario (quanto è bello utilizzare l’aggettivo immaginario, invece del così in voga virtuale?).
Stefano Bollani: il programma col quale torna in tv
Ogni giorno, dal lunedì al venerdì, dalle 20.20 alle 20.40 c’è una nuova occasione per mettersi comodi a guardare la tv. Ed è il nuovo programma condotto da Stefano Bollani e sua moglie Valentina Cenni. La formula è semplice ma azzeccata: ogni sera c’è un tema che ruota intorno alla musica e che cresce nel corso dei 20 minuti grazie a una canzone, un aneddoto e alla complicità di un ospite col quale si suona e si canta in duetti inediti. In questa prima settimana si sono alternati Francesco De Gregori, Edoardo Bennato, Marisa Laurito, Neri Marcorè e Checco Zalone.
Chi è Valentina Cenni
Il tutto accompagnato dalle strepitose performance pianistiche di Stefano e dalla dolcezza e dal talento di Valentina. Diplomata all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica di Roma e alla Royal Academy of Dance di Londra, Valentina Cenni è un’artista che alterna teatro, danza, musica e, in piccola parte, anche cinema. In passato ha collaborato agli altri programmi radiofonici e televisivi del marito e qui, in questa striscia quotidiana preserale, appare in tutto il suo spessore.
Viaggio al centro della musica
“Via dei matti numero 0” è davvero un bel programma. Un momento di leggerezza, di quella leggerezza calviniana, per intenderci, che non ha nulla a che vedere con la superficialità. E’ un viaggio colto (Bollani ha una cultura enciclopedica) nel mondo della musica, della bellezza, della vita. In onda in un momento difficile, come quello che stiamo vivendo, allevia la sofferenza senza alcuna retorica, senza alcuna pretesa. I toni sono pacati, educati tanto da far dimenticare che fuori il loro salotto c’è ancora l’inferno. Come diceva Totò, “La felicità è fatta di attimi di dimenticanza”. Dopo questa prima settimana ne abbiamo ancora altre sei per abbandonarci alla felicità.
In copertina foto da https://www.flickr.com/photos/41099823@N00/5955199294/