Lo stato di emergenza migranti è stato dichiarato dal governo lo scorso 11 aprile. La misura, proposta dal ministro Piantedosi, è stata accolta dal Consiglio dei Ministri. Il ministro della Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, ha precisato che la misura risponde al notevole aumento dei flussi migratori registrato negli ultimi mesi. Vediamo insieme quanto durerà e cosa comporterà.
Cosa significa stato di emergenza
Lo stato di emergenza nazionale è una situazione in cui un paese dichiara di affrontare una crisi che richiede l’intervento straordinario del governo per proteggere la salute, la sicurezza o il benessere dei propri cittadini. La dichiarazione di uno stato di emergenza nazionale consente al governo di istituire misure straordinarie, temporanee e spesso limitative delle libertà individuali. Il governo dichiara lo stato di emergenza in casi di calamità naturale, come terremoti, alluvioni, incendi boschivi, oppure in situazioni di crisi sanitaria, come epidemie o pandemie. Inoltre, lo stato di emergenza può essere dichiarato in caso di gravi attentati terroristici o di emergenze di sicurezza nazionale.
Stato di emergenza migranti: cosa significa
Dietro proposta del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il governo ha deciso di deliberare lo stato di emergenza in relazione alla questione migranti. Il provvedimento avrà una durata di sei mesi e interesserà tutto il territorio nazionale. Con questa delibera, dicono fonti di governo, si vogliono mettere in campo procedure più veloci per assicurare ai migranti i migliori standard di accoglienza. Lo stato di emergenza, infatti, consente di operare in deroga alle leggi vigenti, in questo caso, in materia di immigrazione. Grazie a questo principio, saranno più veloci anche le procedure di identificazione ed espulsione per assicurare il rimpatrio delle persone non aventi diritto alla permanenza in Italia.
Il provvedimento ha richiesto lo stanziamento di 5 milioni di euro che saranno utilizzati per creare nuove strutture dedicate sia all’accoglienza sia al riconoscimento e al rimpatrio degli immigrati. E’ prevista la collaborazione di Protezione Civile e Croce Rossa. Un provvedimento del genere prevede la possibilità di scegliere un commissario per la gestione dei fondi a disposizione. Al momento, per l’emergenza migranti, non è stata scelta alcuna figura in tal senso.
I precedenti in Italia
Non è la prima volta che in Italia viene dichiarato lo stato di emergenza per i migranti. Il precedente, infatti, risale al 2011. Erano i tempi del quarto governo Berlusconi e il provvedimento approvato prevedeva un’equa distribuzione dei migranti nelle diverse regioni d’Italia.
L’ultima delibera dello stato di emergenza in Italia risale al febbraio 2022, per intervento all’estero, all’indomani dello scoppio della guerra in Ucraina. Il provvedimento è attualmente in vigore poiché è stato prorogato fino al prossimo 31 dicembre.