Agli Stati Generali dell’Infanzia, l’UNICEF ha tracciato il quadro dell’infanzia di oggi in Italia che, pur vivendo in un Paese tra i più sviluppati, è a rischio povertà. Oggi più che mai in Italia, i bambini hanno bisogno del nostro impegno. In un modo che cambia così velocemente, i bambini e gli adolescenti vanno sostenuti, guidati, ascoltati.
In Italia vivono circa 10 milioni di bambini e ragazzi sotto i 18 anni di età e rappresentano il gruppo a maggior rischio di povertà: circa il 12,1% dei bambini vive in povertà assoluta.
In Campania le persone di minore età a rischio di povertà ed esclusione sociale nel 2017 erano il 47,1% contro una media nazionale del 32,1%.
La povertà minorile non è solo privazione materiale, ma anche mancanza di protezione sociale, cure sanitarie adeguate, cibo sano, alloggi salubri, giochi, sport, vacanze, povertà educativa.
In Campania i tassi di abbandono scolastico nel passaggio alla scuola secondaria di secondo grado sono pari al 2,1% contro una media nazionale pari dell’1,6%.
Secondo un’indagine Eurostat, l’Italia è il paese con il più alto numero di NEET [giovani al di fuori di percorsi scolastici, formativi o lavorativi] all’interno dell’Unione Europea: nel 2017, il 25,7% di giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni residenti in Italia non studiava, non lavorava e non era inserito in percorsi di formazione.
Secondo i dati ISTAT la percentuale di NEET in Campania tra i 15 e 29 anni è pari al 35,3%.
Nell’anno in cui celebriamo i 30 anni della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza il nostro impegno come UNICEF è oggi più che mai orientato a tradurre le promesse della Convenzione in azioni concrete per ogni bambino, bambina e giovane in Italia e nel mondo.