Una serie di sforbiciate a destra e a manca (un po’ a casaccio invero) ai conti pubblici, sanità e pubblico impiego in primis ma anche aumento dell’ IVA al 22% (non 23 però, come è stato sottolinato in conferenza stampa) fino ad arrivare alla vergogna umana della tassazione delle pensioni d’invalidità – quelle che danno da sopravvivere apersone portatrici di handicap che non permette loro di lavorare, per intenderci-. Eppure, per gli esodati c’è un impegno a trovare i soldi (!?), non un euro in meno finirà nelle tasche di questa classe politica che continua nel suo disegno di demolizione sociale dell’Italia. E gli italiani che fanno?
Tagli per 1,5 miliardi alla sanità , stop al rinnovo dei contratti nel pubblico impiego e all’affitto e all’acquisto di nuovi immobili da parte di tutte le amministrazioni pubbliche. Questi i punti principali di risparmio previsti dalla bozza della legge di stabilita’ all’esame del Consiglio dei Ministri. Il provvedimento (riguardo al quale il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, ha precisato: “Non sarà una nuova manovra”) vale 11,6 miliardi in tre anni ai fini della riduzione del saldo netto da finanziarie: 6,6 mld nel 2013, 4,1 mld nel 2014, 900 mln nel 2015. In particolare, la legge prevede lo stop all’affitto e all’acquisto di nuovi immobili (se non per realizzare un vantaggio) e all’acquisto e leasing di autovetture da parte di tutte le amministrazioni pubbliche e introduce una stretta per l’acquisto di arredi e per le spese di consulenze informatiche. Un taglio da 1,5 miliardi dal 2013 spetta al servizio sanitario nazionale: per l’acquisto di dispositivi medici il tetto di spesa scenderebbe dal 2013 dal 4,9% al 4% e, a decorrere dal 2014, dal 4,8% al 3,9%. Per quanto riguarda il costo degli appalti, dal 2013 e’ ridotto al 10%. Sospesi poi il rinnovo dei contratti nel pubblico impiego e l’erogazione dell’indennita’ di vacanza contrattuale fino al 2014. Stretta anche sui permessi previsti dalla legge 104/1992 per il disabile o per la cura di parenti affetti da handicap: la retribuzione per i giorni di permesso (tre al mese) scende al 50% a meno che i permessi non siano fruiti per patologie del dipendente stesso o per l’assistenza ai figli o al coniuge. Per quanto riguarda il salario di produttività , la legge prevede che gli aumenti salariali aziendali dati “in relazione a incrementi di produttività , innovazione ed efficienza organizzativà ” saranno tassati nel 2013 al 10% entro il limite di 3.000 euro lordi: è previsto uno stanziamento massimo di 1.670 milioni nel 2013 e 526 milioni nel 2014. Nella bozza si affronta anche il tema delle modalità di applicazione dell’agevolazione per la detassazione del contratto di produttività che saranno stabilite “con decreto del presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il ministro dell’Economia e delle finanze, nel rispetto dell’onere massimo fissato al secondo periodo. Ma se il decreto non sarà emanato entro il 15 gennaio 2013, le risorse “sono utilizzate per finanziare misure finalizzate alla riduzione del cuneo fiscale e contributivo individuate con decreto del presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il ministro dell’Economia e delle finanze e con il ministro del lavoro”. Infine lo stanziamento per le opere pubbliche: per il finanziamento di studi, progetti, attività e lavori preliminari, lavori definitivi della nuova linea ferroviaria Torino-Lione è autorizzata la spesa di 160 milioni di euro per l’anno 2013, di 100 milioni di euro per l’anno 2014 e di 530 milioni di euro per l’anno 2015; per la prosecuzione della realizzazione del sistema Mose e’ autorizzata la spesa di 50 milioni di euro per l’anno 2013 e di 400 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016; e “vengono dati 300 milioni di euro per ciascuno degli anni 2013, 2014 e 2015 per la manutenzione straordinaria della rete Rfi, cui si aggiungono 500 milioni per gli stessi anni per il contratto di programma con Rfi e per la prosecuzione delle opere in corso di realizzazione”. La legge stanzia poi 300 milioni per pagare le penalità contrattuali per il ponte sullo stretto di Messina. “Al Fondo per lo sviluppo e la coesione è assegnata una dotazione finanziaria aggiuntiva di 300 milioni di euro per l’anno 2013 per far fronte agli oneri derivanti dalla mancata realizzazione di interventi per i quali sussistano titoli giuridici perfezionati alla data di entrata in vigore della presente legge”. Infine, le risorse per gli esodati: arriveranno dal cosiddetto ‘Fondo Letta’, istituito con la finanziaria del 2010, e che prende il nome dall’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta.