In una fase di acquisti stagnanti, con un aumento dell’8% la bevanda che fa registrare il maggior aumento degli acquisti in Italia è lo spumante che mette a segno anche il record delle vendite anche all’estero con un balzo del 14% per un valore superiore a 1,5 miliardi, fuori dai confini nazionali durante il 2018. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sul prodotto agroalimentare Made in Italy che ha realizzato le migliori performance nell’anno appena trascorso. Poco meno di 700 milioni di bottiglie di spumanti italiani – sottolinea la Coldiretti – sono state stappate nel 2018, fra mercato interno e mercati esteri, delle quali 670 milioni di metodo italiano e poco meno di 30 milioni di metodo tradizionale.
Spumante in Italia e all’estero: la destagionalizzazione dei consumi
Si tratta degli effetti della destagionalizzazione dei consumi che lo ha fatto diventare un prodotto da uso quotidiano, non più ristretto al festeggiamento delle ricorrenze, ma – sottolinea la Coldiretti – è anche il risultato di un processo di qualificazione e differenziazione che ha spinto la domanda nazionale ed internazionale.
All’estero – afferma la Coldiretti – finiscono oltre 500 milioni di bottiglie pari al 70% della produzione nazionale di bollicine. Fuori dai confini nazionali – continua la Coldiretti – i consumatori più appassionati sono gli inglesi con le bottiglie esportate che fanno registrare nel 2018 un aumento del 9% nelle vendite mentre gli Stati Uniti restano al secondo posto nonostante il balzo del 14% e in posizione più defilata sul podio si trova la Germania che “incassa” una crescita del 7%, secondo le elaborazioni Coldiretti relative ai primi dieci mesi del 2018. Lo spumante italiano – aggiunge la Coldiretti – piace molto anche nel Paese di Putin, visto l’incremento del 22% in Russia nonostante le tensioni e i problemi causati dal perdurare dell’embargo su una serie di prodotti agroalimentari Made in Italy.
Spumante in Italia e all’estero: Prosecco, Asti e Franciacorta
Nella classifica delle bollicine italiane preferite nel mondo ci sono tra gli altri il Prosecco, l’Asti e il Franciacorta che ormai sfidano alla pari il prestigioso Champagne francese, tanto che proprio sul mercato transalpino si registra l’incremento maggiore delle vendite con un eccezionale +27%. Lo spumante – precisa la Coldiretti – pur avendo surclassato lo champagne sui mercati esteri spunta tuttavia ancora quotazioni per bottiglia che sono circa quattro volte inferiori sul mercato statunitense.
Sul futuro pesa pero’ il rischio Brexit. Secondo la Coldiretti, con quasi una bottiglia esportata su due consumata dagli inglesi è il Prosecco il prodotto simbolo del Made in Italy in Gran Bretagna che rischia di essere piu’ duramente colpito dalle barriere tariffare e dalle difficoltà di sdoganamento che potrebbero nascere da una uscita dall’Unione Europea senza accordo. Le vendite di solo Prosecco Dop nel 2018 in Gran Bretagna sono state vicine ai 350 milioni di euro secondo le stime della Coldiretti che sottolinea come si tratti del risultato di una crescita ininterrotta da circa un ventennio che ha reso il Prosecco la bevanda italiana preferita dagli inglesi.