Il Presidente nazionale della Cia, Dino Scanavino commenta positivamente l’iniziativa legislativa presentata a Montecitorio, tesa a ridurre gli sprechi.
In un’epoca in cui i temi dell’approvvigionamento alimentare e della sostenibilità ambientale della produzione agricoltura diventano sfide da affrontare con sempre maggiore urgenza, ridurre lo spreco è una necessità concreta e urgente.
Così il Presidente nazionale della Cia, Dino Scanavino sulla proposta di legge, (a prima firma degli onorevoli Gadda e Fiorio), recante “Norme per la limitazione degli sprechi, l’uso consapevole delle risorse e la sostenibilità ambientale” che ieri è stata oggetto di un’audizione presso la Commissione affari sociali della Camera dei Deputati.
Lo spreco alimentare, continua Scanavino, rappresenta uno degli enormi paradossi del nostro tempo. Ogni anno va buttato o perduto un terzo del cibo prodotto nel mondo, 1,3 miliardi di tonnellate. I principali responsabili sono da ricercare soprattutto tra le nazioni più sviluppate, che ogni anno gettano via 222 milioni di tonnellate di alimenti.
Un problema che coinvolge tutti gli anelli della filiera alimentare, incluso i consumatori chiamati ad un’assunzione di responsabilità per garantire il diritto ad un cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti. Recuperare efficienza nell’utilizzo delle risorse -continua Scanavino- è quindi sia un obbligo morale, per permettere alle generazioni future di godere della stessa ricchezza di offerta di cui abbiamo goduto noi, sia un obbligo dal punto di vista economico e politico. In tal senso, il lavoro parlamentare di questi ultimi mesi rappresenta un’importante opportunità da cogliere.
Le imprese agricole con il loro sforzo e il loro impegno svolgono un ruolo centrale nella riduzione degli sprechi durante la fase di produzione. Per queste ragioni –conclude il Presidente della Cia– siamo pronti e disponibili a fornire il contributo necessario per agevolare l’iter legislativo delle proposte parlamentari in cantiere.