Lo spot Esselunga, andato in onda per la prima volta il 25 settembre 2023, ha suscitato un’ondata di polemiche sui social network. La pubblicità, che ha come protagonisti una bambina e due genitori separati, mostra la piccola che, mentre fa la spesa con la madre, si fa comprare una pesca. A fine spot, la bimba regala la pesca al padre, arrivato a prenderla sotto casa.
Le critiche allo spot si sono concentrate su due aspetti
La rappresentazione della famiglia separata: secondo alcuni, la pubblicità avrebbe un messaggio sbagliato, in quanto suggerirebbe che la separazione dei genitori sia un evento negativo per i figli.
La pressione sui genitori: altri hanno invece criticato la pubblicità per il suo presunto intento di far sentire in colpa i genitori separati, che potrebbero sentirsi obbligati a riconciliarsi per il bene dei figli.
Esselunga ha risposto alle polemiche dichiarando che lo spot non ha alcuna intenzione di giudicare la separazione dei genitori. L’azienda ha sottolineato che la pubblicità vuole semplicemente raccontare una storia di amore e di speranza, mostrando come anche i figli di genitori separati possano vivere un’infanzia felice.
In definitiva, si tratta di una questione di sensibilità. Alcune persone potrebbero trovare lo spot toccante e significativo, mentre altre potrebbero sentirlo inopportuno o addirittura dannoso.
Un’analisi più approfondita
Al di là delle polemiche, lo spot della Esselunga è un’interessante occasione per riflettere sulla rappresentazione della famiglia nella pubblicità.
Per molti anni, la pubblicità ha rappresentato la famiglia come un nucleo familiare tradizionale, composto da un padre, una madre e dei figli. Questa rappresentazione, che è stata spesso criticata per essere stereotipata e irreale, ha iniziato a cambiare negli ultimi anni, a seguito dell’aumento delle famiglie monoparentali, delle famiglie allargate e delle famiglie arcobaleno.
Lo spot della Esselunga è un esempio di questa nuova tendenza. La pubblicità mostra una famiglia separata, ma non la rappresenta come un problema o una tragedia. Al contrario, lo spot sottolinea l’amore e la cura che i genitori provano per la figlia, anche se non vivono più insieme.
Questo cambiamento di prospettiva è importante, in quanto può contribuire a normalizzare la figura della famiglia separata e a ridurre lo stigma che ancora la circonda.
In definitiva, lo spot della Esselunga è solo un’opera che suscita emozioni, chi lo ha creato ha fatto comunque centro perché come ha argomentato il celebre psichiatra Paolo Crepet quello spot :«... era un messaggio di puro neorealismo» in un paragone, non certo infelice, che vede lo spot raccontare una realtà brutta come brutta era quella degli italiani con le pezze al sedere nell’immediato dopoguerra.
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