Lo spostamento degli otoliti è un banalissimo, seppur molto fastidioso, disturbo dell’orecchio. Negli ultimi giorni si sta guadagnando gli onori delle cronache perché ha costretto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni a rinviare al 4 gennaio la rituale conferenza di fine anno. Tutti si chiedono cosa sia la vertigine parossistica posizionale benigna che le hanno diagnosticato. Ve lo spieghiamo di seguito.
Vertigine parossistica posizionale benigna
Partiamo dal significato delle singole parole.
- Vertigine: la sensazione che si ha con questo disturbo è quella, appunto, delle vertigini. Si vede l’ambiente circostante girare intorno a sé anche piuttosto velocemente.
- Parossistica: il fenomeno si manifesta in forma piuttosto violenta tanto da indurre, oltre che forti capogiri, anche nausea e vomito e un movimento oculare anomalo.
- Posizionale: il disturbo insorge quando si cambia posizione. In genere la sensazione di vertigine si innesca dai movimenti della testa quando si è stesi sul letto e si cambia posizione sul cuscino oppure quando ci si abbassa per raccogliere qualcosa da terra.
- Benigna: non si riscontrano degenerazioni maligne.
Le vertigini possono durare da qualche secondo a pochi minuti e verificarsi più volte in un giorno. Il disturbo in sé non è pericoloso ma sono pericolose le sue conseguenze, come cadute o incidenti se si è alla guida.
Lo spostamento degli otoliti
La vertigine parossistica posizionale benigna è generata dallo spostamento degli otoliti. Gli otoliti sono degli agglomerati di ossalato e carbonato di calcio immersi in una sostanza gelatinosa detta endolinfa e situati nell’orecchio interno dell’uomo. La loro funzione è quella di presiedere all’equilibrio seguendo i movimenti del corpo. Ci avvertono degli spostamenti in verticale (come ad esempio in ascensore) e di quelli avanti-indietro (quando per esempio siamo in treno o in auto).
Di tanto in tanto, gli otoliti possono spostarsi dalla loro sede attraverso i canali semicircolari. La loro mancanza in sede è responsabile delle vertigini. Lo spostamento può essere originato da un’otite, un’infezione, una patologia dell’orecchio o da altri fattori sconosciuti.
Come si guarisce
Generalmente dalla vertigine parossistica posizionale benigna si guarisce in modo spontaneo. Gli otoliti rientrano in sede nel giro di qualche giorno e per agevolare il rientro è bene mantenere il più possibile la stessa posizione. In alcuni casi più gravi si può ricorrere in un trattamento meccanico che consiste nell’esecuzione di alcune manovre come la manovra di Epley e quella di Semont. Il paziente, dopo aver indossato una maschera simile a un visore di realtà aumentata, viene fatto stendere su un lettino con la testa leggermente penzolone. Attraverso una serie di movimenti l’operatore riporterà in sede gli otoliti. Dopo la seduta è consigliabile restare qualche giorno in posizione eretta per consolidare il risultato raggiunto.
In copertina Foto di Jeff Golenski su Unsplash