Sui Mondiali Antirazzisti Uisp è arrivato fango fazioso e xenofobo. Significa che il messaggio di questa manifestazione è passato e dà fastidio a chi soffia sull’odio e sul razzismo nel nostro Paese. Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp, ha risposto a distanza: è intervenuto a Rimini durante le Finali della pallavolo Uisp, di fronte a duemila ragzzi e ragazze da tutta Italia. Ha parlato del valore sociale dello sport, dell’integrazione e della dignità. Alla base di ogni convivenza.
Sul bilancio dei Mondiali Antirazzisti Vincenzo Manco dice: “A noi spetta il dovere di ringraziare i partecipanti, i ragazzi e le ragazze giunti da tutta Europa e dal mondo. Ringraziamo i 300 volontari che si sono prodigati ogni giorno con generosità senza pari. Ringraziamo le amministrazioni, la Regione Emilia Romagna e gli altri soggetti pubblici e privati che sostengono i valori di coesione e integrazione anche attraverso i Mondiali Antirazzisti, contro ogni forma di discriminazione. L’Italia punta su quelli“.
“Un giornale che trova tempo e spazio per fare polemica politica sfruttando i Mondiali Antirazzisti e il loro carico di valori di convivenza civile e integrazione, non è un grande esempio. A questo giornale non importa se gli appelli alla convivenza e alla dignità vengono da papa Francesco o dal presidente Mattarella. L’Uisp cerca di amplificarne la portata attraverso lo sport. Forse anche per questo ci prendiamo il fango di chi punta a far cassetta puntando sul cinismo o sul compiacimento di qualche razzista. E già, perchè il quotidiano in questione si schernisce: ai Mondiali Antirazzisti sono invitati tutti, ma proprio tutti. Tranne i “razzisti“. Che cosa si cerca di dire? Si cerca, forse, di riabilitare il razzismo? Ditelo chiaramente. Fate come facciamo noi, gente di sport: lo scriviamo nel titolo, in maniera inequivocabile, senza troppi giri di parole: questi Mondiali Antirazzisti organizzati dall’Uisp sono per l’integrazione e contro il razzismo e i razzisti. Contro di loro e contro i razzisti. Confermiamo che è così, come lo è la Costituzione italiana e i principi della Convenzione Onu. Siamo in buona compagnia, ci sembra. E per rimanere nel calcio, anche l’Uefa, l’Aic di Damiano Tommasi e Assoallenatori di Renzo Ulivieri sono contro razzismo e discriminazioni“.