Sabato 8 maggio, alle ore 18:00 presso la Terrazza degli aranci del Museo-FRaC Baronissi, Gianfranco Valiante sindaco di Baronissi e Massimo Bignardi, direttore del museo, presenteranno la vernice della mostra Spoerri & gli amici del Nouveau Réalisme. Opere della Collezione Caporrella”, promossa in occasione del novantesimo compleanno dell’artista e il sessantesimo anniversario del manifesto del Nouveau Réalisme, tenutasi, per motivi legati alla malattia pandemica da COVID-19, online nell’inverno scorso.
Il progetto della mostra realizzato dal Museo-FRaC Baronissi in collaborazione con la Fondazione d’Arte Vittorio Caporrella di Roma, è stato finanziato dalla Regione Campania (Iniziative per la valorizzazione patrimonio culturale regionale D.D. 42 del 25/09/2020) e gode del patrocinio del Dipartimento di Scienze storiche e dei Beni culturali dell’Università di Siena; della Fondazione »HIC TERMINUS HAERET-IL GIARDINO DI DANIEL SPOERRI«, di Seggiano e dall’Archivio biblioteca Enrico Crispolti di Roma.
L’esposizione, curata da Massimo Bignardi, propone ventisette opere, tra sculture, tableaux-pièges e grafiche realizzate da Daniel Spoerri tra il 1970 e il decennio in corso e quattro significative sculture di Mimmo Rotella, Arman e César (Baldaccini), suoi amici negli anni del Nouveau Réalisme, tutte provenienti dalla collezione Caporrella.
“Avevamo ospitato online, nel periodo delle festività natalizie – rileva Gianfranco Valiante nella presentazione al catalogo –, la mostra promossa per festeggiare i novant’anni del Maestro Daniel Spoerri, tra i principali interprete della scena artista mondiale sin dagli anni sessanta, che oggi inauguriamo in presenza e che segna la ripartenza del Museo. Una mostra che si affianca alla grande retrospettiva, ospitata, dal 24 marzo e fino al 27 giugno 2021, dalla Bank Austria Kunstforum di Vienna. Questa promossa dal Museo-FRaC, Baronissi è una mostra di eccezionale bellezza, di rilievo nazionale, resa possibile grazie alla disponibilità del Maestro Spoerri e della Fondazione d’Arte Vittorio Caporrella, che ha reso possibile il prestito delle opere […] Il FRaC Baronissi in questi lunghi mesi di chiusura, ha dato un’efficace risposta attraverso la reta dell’etere, delle articolate strade dell’online, tessendo un continuo rapporto con il suo pubblico e con quanti in questo periodo hanno condiviso le nostre iniziative: oggi riprendiamo la nostra linea di marcia, aprendo gli spazi, proponendo la necessità dell’incontro”.
“La mostra che il Museo-FRaC Baronissi dedica a Spoerri – scrive Massimo Bignardi nel saggio introduttivo al catalogo pubblicato da Gutenberg Edizioni –, concentra l’attenzione sulla sua esperienza di scultore presso la Fonderia Caporrella, un tempo Immart, con sede a Poggio Magliano, un borgo poco distante da Torrita di Siena e, successivamente, in quella di Roma. Un’esposizione che, con la presenza di un ridotto numero di opere di Arman, César e Rotella, concesse in prestito anch’esse dalla Fondazione d’Arte Vittorio Caporrella, vuole ricordare, a sessant’anni dalla sua formazione, il gruppo di artisti che, nell’ottobre del 1960, diedero vita alla compagine del Nouveau Réalisme. Anche se la figura centrale del percorso espositivo è quella di Spoerri, le opere dei suoi amici novorealisti ci segnalano la vitalità di una generazione di creativi che, nel tempo, hanno mantenuto fede al progetto di presa di coscienza “de leur singularité collective”. Una mostra, quindi, che non aspira a proporsi con un inquadramento sincronico o antologico, ma con un taglio centrato sul carattere di un’esperienza, quella scultorea, che vede Spoerri assiduo frequentatore, dai primi del decennio settanta a quello attuale, della fonderia dei Caporrella. In questo spaccato non potevano mancare, al fine di tessere una stretta relazione, le esperienze che maggiormente hanno connotato la sua presenza sulla scena dell’arte contemporanea, a partire dalla seconda metà del XX secolo: i tableaux-pièges. La scelta di esporre tre tableauxdel 1992, tratti dalla serie “Post Sevillane”, risponde alla necessità di rendere più chiaro il rapporto che l’artista tesse tra gli oggetti e lo spazio o, meglio ancora, l’ambiente. Difatti, non è tanto l’intricata combine di oggetti a sostenere l’interesse dell’artista, quanto il suo desiderio di prendere coscienza di una realtà nuova, che vive calandosi nell’ambiente quotidiano, indossando gli abiti di ‘assistente dell’accidentale’”.
In occasione della mostra è stato pubblicato dalla Gutenberg Edizioni il catalogo contenente il saggio introduttivo del curatore, i contributi di Vladimiro Caporrella, Barbara Räderscheidt, Claudia Filippeschi che ha curato l’intervista a Pietro Caporrella, nonché gli apparati biografici e bibliografici. L’edizione è arricchita dalla documentazione fotografica messa a disposizione dalla Fondazione »HIC TERMINUS HAERET-IL GIARDINO DI DANIEL SPOERRI« e da un ampio apparato di illustrazioni a colori realizzato da Antonio Caporaso e Jacopo Naddeo.