A San Vito dei Normanni, vicino Brindisi, ha sede la San Vito Air Station, una stazione aeronautica militare statunitense, con un passato da indiscussa protagonista dello spionaggio delle comunicazioni internazionali
La San Vito Air Station è stata gestita, sin dal 1960, dalla 7275th Air Base Group come installazione alle dipendenze della base aerea italiana di Aviano, con personale e attrezzature di supporto però forniti dal 6900th Security Wing. La base militare divenne autonoma già nel 1961, passando sotto la gestione dello United States Air Force Security Service (USAFSS). Nel 1964 inizia ufficialmente l’attività di spionaggio della base, infatti quell’anno, all’interno della San Vito Air Station, venne installato il sistema AN/FLR-9 per lo spionaggio delle comunicazioni internazionali. Da quel momento tutte le attività della base sono state segretate.
Dopo la caduta del muro di Berlino e la fine della guerra fredda, la base venne dismessa dagli Stati Uniti perché ritenuta ormai inutile operativamente, salvo riattivarla durante la crisi dei Balcani. Nel 2000 l’installazione militare di spionaggio USA venne chiusa dai militari americani, i quali smontarono anche una parte del sistema di spionaggio AN/FLR-9.
Il 26 febbraio dell’anno 2000, il Senatore Stefano Semenzato dei Verdi, presentò un’interrogazione parlamentare con la quale si chiedeva chiarezza sulle reali attività svolte all’interno della base USA. In seguito anche ad altri interventi politici, nel 2003 la San Vito Air Station venne restituita al governo italiano, che ne donò una parte in gestione al WFP (United Nations World Food Programme). Il WFP nel 2006 iniziò l’utilizzo dell’installazione come centro di addestramento per i suoi funzionari logistici e per personale logistico di altre organizzazioni umanitarie.
La San Vito Air Station, secondo un rapporto del giornalista britannico Duncan Campbell, forniva le prove dell’esistenza e delle modalità di funzionamento del sistema ECHELON: stazioni terrestri destinate alle intercettazioni delle comunicazioni internazionali. Un sistema in grado di captare e analizzare oltre due miliardi di comunicazioni private al giorno. Comunicazioni telefoniche, via fax, internet, a scopi di spionaggio industriale e commerciale. La San Vito Air Station era uno dei centri di spionaggio delle comunicazioni del progetto NSA (National Security Agency), in cui venivano raccolte, attraverso una serie di installazioni all’interno di basi militari in diversi paesi nel mondo, informazioni usate per scopi di guerra commerciale a favore di industrie statunitensi.
Marco Calafiore