Genio italiano in Russia, dimenticato in patria. Era napoletano Carlo Rossi, uno dei più celebri architetti dell’ottocento che a San Pietroburgo, insieme ad altri italiani, mise a frutto il suo ingegno e la sua creatività, regalando a questa città opere di grande impatto visivo. Carlo Rossi (Napoli 1775- San Pietroburgo 1849) è considerato uno dei massimi esponenti del neoclassicismo italiano in terra russa. Questo paese lo accolse a braccia aperte, fu la culla della sua creatività artistica, il suo massimo vigore espressivo. Russificò finanche il nome, e divenne per tutti Karl, Karl Ivanovic Rossi.
San Pietroburgo gli ha dedicato una strada, la Via Rossi, in uno dei posti più suggestivi della città. La Via Rossi parte dal Teatro Aleksandrinskij, è larga 22 metri ed è accompagnata nel suo percorso, fino alla splendida piazza Lomonosov, da due imponenti edifici gialli, identici, uno a destra ed uno a sinistra, caratterizzati da alti colonnati, lunghi ben 220 metri! Carlo Rossi fu chiamato per riqualificare l’area e lavorare ad un progetto ambizioso che consisteva nel creare uno spazio unico tra la piazza Radiscev (ora Lomonosov) e il Teatro. Nel 1828 lo zar Nicola I gli approvò il progetto e il complesso architettonico terminò dopo sei anni.
foto di Ju.Belinskij – monumento a Caterina II
A San Pietroburgo, molte strade dell’epoca erano dedicate ad artisti e scrittori con la caratteristica della specificazione della professione prima del cognome. Per le nebulose strade di San Pietroburgo avreste potuto leggere ad esempio vicolo architetto Quarenghi, Via del compositore Caikovskij, canale dello scrittore Griboedov, piazza architetto Rastrelli. Col tempo, tutte le specializzazioni artistiche sono state tolte, l’unica sopravvissuta ancora oggi è quella dedicata al nostro Carlo Rossi: Via dell’architetto Carlo Rossi (uliza Zodcevo Rossi).
foto di E.Kassina -Ponte Lomonosov
Il nostro artista fece carriera velocemente. Divenne architetto di corte e gli furono affidati i progetti di ristrutturazione e di costruzione più importanti della città. Ritornò in Italia solo per due anni, poi ripartì per la Russia, e per sei anni fu attivo a Mosca con opere di grande rilievo. L’attività dell’architetto Carlo Rossi rientra in una cornice artistica e culturale di grande fermento per la Russia dell’epoca. Gli zar, da Caterina II ad Alessandro I, diedero grande impulso alla pratica architettonica per la rinascita estetica delle più importanti città dell’Impero. Artisti provenienti da tutta Europa apportarono un grandissimo contributo allo sviluppo dell’architettura russa neoclassica. La collaborazione italiana fu importantissima per la nuova immagine di Mosca e San Pietroburgo; il credito di progettisti, architetti e artisti nostrani in Europa era altissima, la nostra tradizione culturale era una vera garanzia!
Tra le opere più belle e imponenti realizzate a san Pietroburgo da Carlo Rossi ricordiamo la piazza principale, piazza del Palazzo (che per certi versi, almeno a me, ricorda la bellissima Piazza Plebiscito di Napoli), piazza del Senato, piazza dei Decabristi e piazza Michailovskij, ma l’elenco è ancora lungo!
foto di E.Kassina – monumento a Puskin in piazza delle Arti
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