Quasi il 20% della riduzione della spesa pubblica prevista dalla spending review è in capo alle Province
A confermarlo sono i dati riportati nel rapporto di febbraio della Ragioneria Generale dello Stato sulle manovre di finanza pubblica del 2012. Secondo la nota, infatti, il taglio della spesa pubblica per il 2013 a seguito della spending review sara’ pari a 6,4 miliardi di euro. Di questi, 1,2 miliardi sono quelli chiesti alle Province, il 18,8% del totale. Lo comunica, in una nota, l’Unione Province d’Italia (Upi). ”Ancora una volta – commenta il presidente dell’Upi Antonio Saitta – e’ confermato l’allarme che l’Upi ha lanciato sulla assoluta iniquita’ di queste manovre, che colpiscono i servizi ai cittadini garantiti dalle Province e non riducono la spesa pubblica, quanto piuttosto il sistema del welfare locale. Un sistema che invece, in tempi di crisi andrebbe piuttosto confermato, perche’ indispensabile per sostenere le famiglie e le comunita”’. ”All’indomani delle elezioni – conclude Saitta – ci aspettiamo che il nuovo Governo e il nuovo Parlamento riaprano immediatamente il confronto con le Province e autonomie territoriali, per trovare soluzioni che permettano a tutte le istituzioni di contribuire al taglio della spesa pubblica in maniera equa ed equilibrata, senza intaccare i servizi essenziali”.