Una specie rara di balena, il mesoplodonte di Travers, è probabilmente riapparsa, dopo tanti anni, su una spiaggia della Nuova Zelanda. Avvistata prontamente, la carcassa è stata sezionata dagli studiosi per ricavare qualche informazione in più. Il mesoplodonte di Travers, infatti, è una delle specie animali meno conosciute.
Una specie rara di balena
Il mesoplodonte di Travers è stato osservato per la prima volta nel 1874 dallo zoologo John Edward Gray dopo che, nel 1872, era stato ritrovato un frammento di mascella sull’isola di Pitt, in Nuova Zelanda. Fu Gray ad attribuirgli il nome di Mesoplodon traversii in onore del collezionista Henry Hammersley Travers autore del ritrovamento. Da allora questa specie animale è stata identificata altre cinque volte, per la maggior parte dei casi in Nuova Zelanda. L’ultima volta risale al 2010 quando, sempre sulle spiagge della Nuova Zelanda, furono trovati spiaggiati due esemplari, una mamma e un cucciolo. Fu il primo ritrovamento di un esemplare intero che consentì di studiare a fondo la struttura del cetaceo.
Il mesoplodonte di Travers
Il mesoplodonte di Travers ha un aspetto simile a quello del delfino. Si caratterizza per un rostro parecchio grande e denti molto grandi. La loro lunghezza arriva a 23 centimetri. Per questo è detta anche la balena dai denti a pala.
Quanto al comportamento di questa specie non sappiamo quasi nulla. Gli unici esemplari rinvenuti, infatti, sono morti. Considerati i luoghi in cui sono stati ritrovati dopo essere stati trasportati dalle correnti, questi mammiferi dovrebbero vivere nel Pacifico centrale, nei pressi del tropico del Capricorno. Probabilmente vivono a grandi profondità da soli o in piccoli branchi e si cibano di piccoli pesci.
L’ultimo ritrovamento in Nuova Zelanda
Si capisce, dunque, come il ritrovamento dell’esemplare lo scorso 4 luglio sulle spiagge della provincia di Otago, in Nuova Zelanda, sia di portata storica. Ovviamente bisognerà fare gli opportuni accertamenti prima di avere la conferma che si tratti di un mesoplodonte di Travers. Gli studiosi sono ottimisti poiché la carcassa, lunga 5 metri, è in buono stato di conservazione. Dopo la rituale consultazione con le comunità Maori del luogo, per le quali le balene sono animali sacri, i campioni sono stati trasferiti all’Università di Auckland mentre si deve ancora stabilire come gestire l’intero esemplare. Se gli studiosi potranno dissezionare l’animale morto, questo rappresenterà il primo caso nella storia del cetaceo.
In copertina foto di Siggy Nowak da Pixabay