Il Consiglio Europeo ha adottato una decisione di esecuzione recante una raccomandazione per la proroga del controllo temporaneo alle frontiere interne in circostanze eccezionali.
A decorrere dall’11 febbraio 2017, data in cui la decisione precedente cessa di avere effetto, l’Austria, la Germania, la Danimarca, la Svezia e la Norvegia dovrebbero prorogare i controlli di frontiera temporanei e proporzionati per un periodo massimo di tre mesi alle seguenti frontiere interne:
- l’Austria alla frontiera terrestre con l’Ungheria e alla frontiera terrestre con la Slovenia
- la Germania alla frontiera terrestre con l’Austria
- la Danimarca nei porti danesi con collegamenti via traghetto con la Germania e alla frontiera terrestre tra Danimarca e Germania
- la Svezia nei porti svedesi della regione meridionale e occidentale di polizia e al ponte di Öresund
- la Norvegia nei porti norvegesi con collegamenti via traghetto con la Danimarca, la Germania e la Svezia
Prima di prorogare tali controlli, gli Stati membri interessati dovrebbero procedere a uno scambio di pareri con gli Stati membri pertinenti al fine di garantire che i controlli alle frontiere interne siano effettuati esclusivamente ove ritenuti necessari e proporzionati. Dovrebbero inoltre garantire che i controlli alle frontiere interne siano effettuati soltanto come extrema ratio, laddove altre misure alternative non possano produrre gli stessi effetti.
I controlli di frontiera dovrebbero essere mirati e limitati, in termini di portata, frequenza, ubicazione e tempo, a quanto strettamente necessario per rispondere a gravi minacce e per proteggere l’ordine pubblico e la sicurezza interna in seguito al rischio costante di movimenti secondari di migranti irregolari.
Gli Stati membri che effettuano tali controlli dovrebbero verificare ogni settimana se sono ancora necessari e dovrebbero adeguarli al livello della minaccia, eliminandoli gradualmente ove opportuno. Ogni mese dovrebbero poi riferire alla Commissione e al Consiglio.