(Adnkronos) – Non sono trascorse neanche due settimane dalla partenza dalla Terra ed è “un piacere”, ma anche “un onore” poter abitare e poter lavorare sulla Stazione Spaziale Internazionale per il colonnello Walter Villadei, astronauta dell’Aeronautica Militare Italiana, che ha iniziato con queste parole l’affollatissimo collegamento dalla ISS con l’Auditorium ‘Luigi Broglio’ dell’Agenzia Spaziale Italiana.
L’incontro, dedicato a studenti universitari e delle superiori, è stato introdotto dal Direttore Generale dell’Asi, Luca Vincenzo Maria Salamone, e dal Generale di Squadra Aerea, Comandante delle Scuole dell’Aeronautica Militare, Silvano Frigerio. Villadei è a bordo della Iss per la missione Ax-3, la prima missione spaziale interamente commerciale europea e di cui la parte italiana è stata battezzata Voluntas. Lanciata la notte del 18 gennaio scorso, e attraccata alla Stazione Spaziale nella mattinata italiana di sabato 20 gennaio, la missione sta realizzando “un parco di esperimenti molto variegato” ha spiegato Walter Villadei.
Spazio, l’astronauta Villadei dalla Iss
“Ax-3 è la prima missione commerciale tutta europea e per la Iss si sta aprendo ad una nuova pagina dell’esplorazione dello spazio” ha indicato il colonnello. “L’Italia è sempre stata protagonista e lo saremo anche in questa missione” ha scandito. La Ax-3 Voluntas “è la dimostrazione che la cooperazione internazionale è un fattore” strategico, “lo è sempre stato storicamente e, in particolare, adesso si sta aprendo una pagina nuova con il commerciale space flight, con questo ampliamento della comunità che accede allo spazio” ha detto inoltre Villadei. Poi, rivolgendosi ai tanti ragazzi che vogliono diventare astronauti, Villadei ha chiarito che “lo spazio non è poi così lontano”. per il quale fare l’astronauta “è un mestiere sempre più normale”
“A voi dico di cercare il vostro percorso individuale” ha osservato l’astronauta rispondendo ancora alle tante domande degli studenti. “Quella dell’astronauta è una professione che è fatta di grande collaborazione internazionale, quelle che sono le esperienze dei giovani scienziati e scienziate, ingegneri e ingegnere possono fare all’estero ha un valore aggiunto” ma, ha proseguito Villadei, “in generale è un mondo che si sta modificando e che si sta aprendo a molte più opportunità: sta diventando una normale dimensione di lavoro”.
E per avere successo ‘in orbita’, secondo Villadei può essere utile “anche differenziare le proprie esperienze, rispetto a quelle intraprese da altri, e individuare il proprio percorso, individuare gli argomenti per i quali si ha passione e farli diventare magari una opportunità da trasferire anche nello spazio”.
“Questo volo e questa missione” ha detto inoltre Walter Villadei, “sono il risultato di un grande lavoro di squadra, una squadra che è iniziata con l’Aeronautica Militare – che l’anno scorso ha celebrato i suoi 100 anni – ma che si è estesa e allargata al ministero della Difesa, all’Agenzia Spaziale Italiana” ha ricordato Villadei. Sulla Iss con Villadei sono arrivati “esperimenti, scienza e tecnologia che vengono dal mondo accademico, dal mondo universitario, dal mondo scientifico ma anche dal mondo industriale e da quello istituzionale e militare”.
“Un onore essere qui”
“Per me – ha ribadito l’astronauta – dare un piccolo contributo a questa grande comunità è certamente motivo di grande soddisfazione nella consapevolezza che è il risultato di un grande lavoro di squadra”. “Proprio quest’anno l’Italia festeggia 70 anni nello spazio, è stata ed è da sempre un Paese protagonista” delle missioni in orbita. “La realizzazione della Iss, questa struttura, vede un contributo di quasi il 40% realizzato dalle industrie italiane, una collaborazione bilaterale diretta fra, Italia, Agenzia Spaziale Italiana e Nasa, quindi l’Italia è stata e sempre sarà protagonista e lo è anche con questa missione” Ax-3 Voluntas, “interpretando il cambiamento che sta andando nella direzione di avere sempre più coinvolgimento del mondo industriale” ha indicato inoltre Walter Villadei.
Parlando ancora con la platea di studenti, fra cui universitari de la Sapienza di Roma e studentesse dell’Accademia Aeronautica Militare, Villadei ha riferito gli effetti della microgravità sull’organismo umano che “non è fatto per vivere nello spazio. Ci siamo evoluti sulla Terra ma il nostro organismo ha una grande capacità di adattamento e di flessibilità”.
Effetti
“Gli effetti” sul corpo umano, ha continuato l’astronauta, colpiscono maggiormente astronauti impegnati in missione “di lunga durata che influiscono sulla riduzione della massa ossea, riduzione del volume dei muscoli che qui si accumulano soprattutto nella parte alta del corpo, inoltre siamo soggetti ad una grande quantità di radiazioni”. “Questo produce effetti come la nausea ma, in generale, l’adattamento per me è stato molto rapido e molto efficace e riesco a riposare molto bene” ha riferito Villadei. Walter Villadei è in orbita con la missione Ax-3 Voluntas, la parte italiana della missione Ax-3 di Axiom Space, lanciata con successo dal Pad L-39A nella notte del 18 gennaio scorso con un Falcon 9 di Space X.
Il razzo è partito dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral, in Florida, portando a bordo la capsula Dragon Crew della società spaziale di Elon Musk. Con l’astronauta italiano Walter Villadei, pilota della navetta, hanno viaggiato verso la Iss il comandante dell’equipaggio e veterano della Nasa Michael Lopez-Alegria, lo svedese Marcus Wandt, astronauta della nuova classe dell’Agenzia Spaziale Europea, ed il primo astronauta turco Alper Gezeravci. La Ax-3 è attraccata alla Iss sabato 20 nella mattinata italiana. Il collegamento di oggi con Walter Villadei è stato trasmesso in diretta streaming da ASITV. (di Andreana d’Aquino)
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