Era sabato notte in Italia quando il razzo Falcon 9 v1.1 FT (Full Thrust) è finalmente decollato da Cape Canaveral in Florida portando in orbita geostazionaria il satellite di telecomunicazioni SES-9. Dopo numerosi ritardi e rinvii dovuti a venti forti, contrattempi e problemi con il propulsore, il lancio è finalmente avvenuto con successo.
Il rientro del primo stadio del razzo, però, è fallito. Si schianta, infatti, sulla piattaforma robotizzata nell’Oceano Atlantico. I continui ritardi del lancio hanno costretto SpaceX a modificare dei parametri della missione, mettendo a disposizione più propellente per l’immissione tempestiva del SES-9 in orbita. Decisione che ha lasciato meno carburante per il rientro controllato del primo stadio del vettore.
SpaceX non aveva riposto molte speranza nel recupero del primo stadio. “Non ci aspettavamo di riuscirci”, spiega il CEO diSpaceX Elon Musk in un tweet. “Ma il prossimo lancio ha buone probabilità”. Avendo meno propellente per frenare la caduta verticale dello stadio, il rientro è stato particolarmente veloce, schiantandosi sulla droneship chiamata Of Course I Still Love You. Questo evento rallenta lo sviluppo dei razzi riutilizzabili, che SpaceX sta promuovendo promettendo forti riduzioni dei costi di lancio.
La prossima missione di SpaceX è prevista per il 30 Marzo. Questa volta si tratta del lancio della capsula Dragon per il rifornimento della Stazione Spaziale Internazionale, sempre da Cape Canaveral. Verrà inviato sulla ISS un piccolo modulo gonfiabile – chiamato BEAM, della compagnia privata Bigelow – che verrà attaccato alla Stazione Spaziale, per testare una nuova tecnologia che potrebbe cambiare il modo in cui gli esseri umani vivranno nello spazio.