Napoli sta per tornare nello Spazio. Appuntamento sabato 20 e domenica 21 ottobre con l’International Space Apps Challenge, il più grande hackathon al mondo, dedicato e aperto a tutti gli appassionati di Spazio e promosso dalla NASA.
A livello locale l’evento è co-organizzato dal Consolato Generale degli Stati Uniti a Napoli insieme al Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Napoli Federico II (DII), l’Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ambiente (Irea-Cnr), e il Center for Near Space (Cns) dell’Italian Institute for the Future. Gli sponsor quest’anno sono le aziende Sòphia High Tech e TRANS-TECH.
Si tratta di una sfida internazionale che si basa su un approccio di problem solving collaborativo e open-source: saranno 48 ore dedicate alla tecnologia spaziale e alle sue applicazioni terrestri. I partecipanti degli hackathon che si terranno contemporaneamente in centinaia di città di tutto il mondo – lo scorso anno hanno partecipato più di 25.000 persone in 187 città di sei continenti – lavorareranno a diverse sfide, proponendo soluzioni innovative per vincere il titolo di Galactic Problem-Solver.
I settori di applicazione sono diversi, quindi possono partecipare tutti coloro che hanno la passione per il pianeta Terra e per lo Spazio, e il desiderio di lavorare con un team interdisciplinare sulle varie sfide globali.
Per partecipare, basta registrarsi al link: https://2018.spaceappschallenge.org/locations/naples/ Non ci sono limiti di età, e la registrazione è totalmente gratuita.
L’astronauta Luca Parmitano si collegherà via Skype con tutte le sedi italiane di Space Apps – Napoli, Roma, Milano, Torino, Vicenza e Trieste – sabato 20, all’apertura dell’hackathon.
Il tema di Space Apps 2018 sarà Earth and Space, Terra e Spazio, declinato in sei categorie: 1. Can You Build A… 2. Help Others Discover The Earth 3. Volcanoes, Icebergs, And Asteroids (Oh My) 4. What The World Needs Now Is… 5. An Icy Glare 6. A Universe Of Beauty And Wonder
Anche quest’anno, il Consolato Generale degli Stati Uniti a Napoli mette in palio tre premi speciali in denaro per i team vincitori locali:1.300 Euro per il team primo classificato, 1.000 Euro per il secondo, 700 Euro per il terzo.
In ogni location, i primi due team vincitori locali parteciperanno poi alla fase globale, sottoposti al giudizio degli esperti NASA. Lo scorso anno, il team napoletano BEe Space – si era classificato al secondo posto a #SpaceApps Napoli – era stato poi selezionato per la fase globale della competizione nella categoria ‘Best Mission Concept’ con il progetto ‘HOME Lab’ (Hexagonal Open Modular Environment). Si trattava di una base di ricerca in isolamento per simulare future missioni su altri pianeti, in particolare su Marte, capace di garantire condizioni di vita confortevoli all’equipaggio al suo interno e progettata con una particolare attenzione all’utilizzo di soluzioni ecosostenibili, anche in vista di possibili applicazioni in ambito civile e nel caso di insediamenti di emergenza a seguito di catastrofi naturali.