Che la sfida abbia inizio. Presentata a Napoli Space Apps Challenge, l’hackhaton, la sfida delle idee, promossa dalla NASA e che coinvolge 150 città in tutto il mondo. In Italia Napoli alla sua seconda edizione, Roma alla quarta (su cinque) e Torino esordiente.
A sostenere questa sfida vari enti e istituzioni del settore ricerca: tra gli sponsor della sfida napoletana il CIRA di cui l’ASI è azionista di maggioranza, mentre dell’edizione romana guidata direttamente dall’ambasciata statunitense l’Agenzia Spaziale Italiana stessa.
Alla presentazione Colombia Barrosse, Console Generale degli Stati Uniti per il Sud Italia (la rappresentanza statunitense in Italia è il promotore per NASA dell’iniziativa, co-organizzata dal Dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università Federico II e dall’IREA-CNR), che si è detta molto contenta del buon risultato che sta ottenendo l’iniziativa anche a Napoli, sottolineando come, non solo il nord, ma anche il Sud di Italia è pieno di realtà di eccellenza. E come la scienza è il luogo della cooperazione così lo sono sfide come gli hackathon, dove non conta il singolo ma il gruppo. Concetto, ha sottolineato, di cui è significativa testimonianza la Stazione Spaziale Internazionaleche vede collaborare insieme ben 36 paesi.
E c’è chi, essendo stato sulla ISS, ha voluto portare il suo contributo: Luca Parmitano. “Sono i termini stessi di questo eventi che si sposano con il mio modo di sentire – ha detto nel suo intervento via skype mentre era in visita al CIRA – International, che vuol dire collaborazione; application, lo sviluppo di una tecnologia che significa cambiare il futuro; challenge, sfida che non è un ostacolo ma è spinta all’evoluzione”.
E poi, su sollecitazione del console, ha rivolto una raccomandazione ai partecipanti: “Sono certo – ha detto – che questi ragazzi sappiano che il futuro non ci appartiene, ma si può cambiare a piccoli passi. Bisogna guardarsi intorno, guardare il mondo e dove non c’è bellezza cercare di portarla”.
E se a Napoli testimonial è stato l’astronauta italiano dell’ESA Luca Parmitano, un altro astronauta italiano dell’ESA sarà testimonial della sfida romana nella presentazione che ne sarà fatta domani pomeriggio alla facoltà di ingegneria dell’Università La Sapienza.
Dunque Napoli, Roma e Torino saranno tre delle oltre 160 città in tutto il mondo a ospitare l’International Space Apps Challenge.
Si inizierà, con la registrazione dei partecipanti, la presentazione delle sfide e la formazione dei team.
Come per le altre edizioni di Space Apps, i due team locali saranno nominati per la premiazione globale: la NASA selezionerà i vincitori in ciascuna delle cinque categorie finaliste – Best Use of Data, Best Use of Hardware, Best Mission Concept, Galactic Impact and Most Inspirational.