(Adnkronos) – Legge3.it fa il punto sulla situazione e sul lavoro degli OCC. Tempi troppo lunghi (450 giorni) e scarsa conoscenza degli strumenti per ottenere lo stralcio Roma, 25 luglio 2024 – Sono 7 milioni i privati in sovraindebitamento in Italia, eppure secondo i dati del Ministero della Giustizia, nel 2023 sono presentate soltanto 7.748 nuove pratiche, alle quali se ne aggiungono 2.648 iniziate nel 2022. Un numero che impallidisce rispetto ai volumi di Francia e Germania, che gestiscono circa 100.000 pratiche ogni anno ciascuna.
Sovraindebitamento in Italia: i numeri
Probabilmente il basso volume di pratiche presentate in Italia è dovuto ad una scarsa conoscenza degli strumenti a disposizione per ottenere lo stralcio del debito. Della situazione in Italia e del lavoro svolto dagli Organismi di Composizione della Crisi da sovraindebitamento (OCC) si è parlato nel corso del Convegno sul Sovraindebitamento in cui Legge3.it, l’organizzazione fondata da Gianmario Bertollo e sua moglie Maria Sole Pavan, che da anni aiuta privati ed imprenditori ad uscire da situazioni di sovraindebitamento è stata ospite dell’Onorevole Attilio Pierro presso la Camera dei deputati di Montecitorio, a Roma, ed è anche l’occasione per fare il punto su quanto realizzato dall’organizzazione.
Aumenti e richieste
Nel 2023 ha registrato un aumento del 30% delle richieste di contatto, con circa 70 pratiche al mese da tutta Italia, ed un totale di 248 sentenze positive. Il totale dei debiti stralciati ha raggiunto i 108,5 milioni di euro, e sta attualmente preparando ulteriori 1.758 pratiche per presentarle in tribunale.
Del totale delle istanze che sono presentate nel 2023, il 64% è assegnato a un procedimento, il 7% è archiviato prima dell’assegnazione al gestore a causa di rinunce da parte dei debitori o per elementi di inammissibilità, mentre il 29% delle istanze non è ancora attribuito a un procedimento di composizione della crisi al 31 dicembre 2023.
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