Continua il nostro viaggio per fare in punto della situazione Covid in Italia e nel mondo: dopo gli aggiornamenti sui contagi e sulle restrizioni ormai in esaurimento nel nostro Paese, oggi è la volta della sottovariante Omicron Ba5. Registrata inizialmente in Africa, si è velocemente diffusa in Europa facendo risalire repentinamente i contagi in Portogallo. Vediamo perché questa sottovariante preoccupa così tanto gli esperti.
Sottovariante Omicron Ba5: dall’Africa all’Europa
Per avere un’idea della contagiosità di questa nuova sottovariante, bisogna consultare BiorXiv, la piattaforma online che ospita gli studi che non sono stati ancora sottoposti alla revisione della comunità scientifica. In piattaforma sono disponibili i dati, frutto di una ricerca condotta dall’Università di Tokyo, su questa sottovariante. Secondo questo studio la Ba5 presenterebbe ben due mutazioni della proteina spike che, come abbiamo imparato, è il gancio attraverso il quale il virus colpisce il nostro organismo. Le mutazioni consentono al virus di collegarsi alle cellule umane in modo più rapido ed efficace. Inoltre, anche la Ba5, al pari della variante Delta, è sinciziogena. Le cellule malate, cioè, si fondono con quelle adiacenti sane.
Maggiore aggressività?
Che senso ha quanto appena illustrato? Le variazioni della proteina Spike hanno come conseguenza una maggiore facilità del virus ad attecchire all’interno di un organismo, quindi una sua maggiore trasmissibilità. Ba5 ha la capacità di aggirare ogni tipo di anticorpo: sia quelli creati dalla vaccinazione sia quelli naturalmente formatisi per aver contratto la malattia. Se le cellule polmonari malate possono fondersi a quelle sane, inoltre, la sottovariante Ba5 allora è anche più aggressiva. Come abbiamo imparato in questi due anni di pandemia, le mutazioni dei virus sono naturali e il processo di mutazione generalmente toglie forza ai virus. I risultati degli studi sulla sottovariante Ba5 di Omicron, però, rappresentano una novità rispetto a quanto abbiamo ascoltato finora. I dati, infatti, smentiscono il trend generale e testimoniano un nuovo rinforzo del virus.
I nuovi casi: Portogallo e Germania
Lo sanno bene in Portogallo dove la Ba5 è dominante e ha causato un’improvvisa impennata dei contagi. Basti pensare che secondo l’Agenzia britannica per la sicurezza sanitaria (UKHSA), lo scorso 8 maggio la sottovariante aveva una predominanza del 18,47% mentre il 20 maggio era salita al 37%. Il rilevamento di venerdì 3 giugno, ad opera della John Hopkins University, ha registrato nell’intero Paese la presenza di 26.392 nuovi casi e 53 decessi al giorno. Insomma, chi credeva che fosse tutto finito si dovrà ricredere.
In copertina foto di Mario Hagen da Pixabay