(Adnkronos) – “Con il progetto Parco Italia si vuole sviluppare l’idea di un’Italia che valorizza il suo capitale naturale in modo complementare a come si valorizza quello delle città, delle autostrade e delle ferrovie. Si vuole quindi connettere il Paese attraverso il suo capitale naturale”. Sono le parole dell’architetto e urbanista Stefano Boeri, che ha parlato a margine dell’evento di presentazione della fase di implementazione del programma di forestazione urbana Parco Italia, che prevede la messa a dimora dei primi 70.000 alberi e arbusti entro la fine del 2024.
“Tra le ambizioni di Parco Italia – continua Boeri – c’è anche quella di aumentare del 9% la superficie delle aree protette, rispondendo a una domanda della Commissione europea del Piano della Strategia Nazionale sulla biodiversità. Inoltre ha come obiettivo quello di moltiplicare i percorsi che contano queste aree protette: ciò significa disporre di vantaggi maggiori offerti dalla biodiversità, collegando i parchi e le aree protette e valorizzando quell’incredibile sistema di borghi storici, purtroppo per la maggior parte abbandonati, che punteggiano la dorsale appenninica e la fascia prealpina”.
Il progetto in questione è nato nel 2021 dalla collaborazione tra Stefano Boeri Architetti e Fondazione AlberItalia ed è stato avviato grazie a un investimento di 2 milioni di euro del Right now climate fund, il fondo da 100 milioni di dollari con cui Amazon si impegna nel mondo a sostenere progetti basati sulla conservazione e il ripristino dell’ambiente naturale.
“In questi anni – spiega l’architetto – abbiamo lavorato molto sulle 14 aree metropolitane italiane, attraverso progetti di forestazione periurbana. Ora la grande sfida è collegare queste zone forestali con i parchi naturali, con le aree protette, con questo sistema straordinario di biodiversità di cui l’Italia dispone. Noi abbiamo un terzo delle specie animali presenti in Europa e il 50% delle specie vegetali. Questo è un capitale riconosciuto da tutto il mondo, ma purtroppo non siamo ancora stati capaci di valorizzarlo fino in fondo”.
“La difficoltà principale – sottolinea Boeri – è che ci sono progetti straordinari che però non sono coordinati tra loro, non riuscendo a trovare le giuste sinergie sia da un punto di vista economico sia da un punto di vista tecnico. Ne consegue che lo scopo di Parco Italia è soprattutto quello di valorizzare esperienze come quella straordinaria del Cai (Club Alpino Italiano): il sentiero Italia del Cai raggruppa 8000 Km di percorsi e sentieri che attraversano tutta l’Italia, oppure come le bandiere arancioni del Touring, che in questi anni hanno selezionato i borghi storici da recuperare e valorizzare. Questi, come molti altri progetti, saranno la vera grande risorsa che Parco Italia metterà a disposizione del Paese”.
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