(Adnkronos) – Si chiamano Aree Forestali di Infiltrazione, ovvero terreni agricoli situati in aree di alta pianura caratterizzati da suoli particolarmente permeabili, allestiti con una rete di canali disposti a pettine alternati a filari di alberi e arbusti, nell’ambito dei quali viene fatta defluire una portata continua di acqua prelevata da fonti esterne, con lo scopo di facilitarne l’infiltrazione nella falda freatica. Se ne è parlato al Meeting di Rimini al convegno “Come conservare, utilizzare e condividere una risorsa così preziosa come l’acqua?”, che ha visto la presenza del mondo istituzionale, accademico e delle imprese, su quello che è l’elemento essenziale della vita e che, a causa dei cambiamenti climatici, si trova in quantità sempre più scarsa.
“L’acqua è una materia prima fondamentale per la nostra impresa – spiega Giangiacomo Pierini, direttore Corporate Affairs & Sostenibilità di Coca-Cola HBC Italia tra i relatori dell’incontro – questo ci ha portato negli anni a investire 500 milioni di euro in tecnologie e processi che ci consentissero di utilizzarne il meno possibile.
Abbiamo pensato che si può fare qualcosa di più che risparmiare acqua a livello industriale e quindi abbiamo presentato la creazione di queste Aree Forestali di Infiltrazione che andremo a sviluppare insieme al consorzio di bonifica veronese, poco distante dal nostro stabilimento di Nogara , (il più grande in Europa) e che consentirà di ricaricare la falda con 800 mila metri cubi d’acqua che potranno diventare un milione e mezzo di metri cubi d’acqua. Quindi andremo a più che compensare l’acqua che preleviamo dalla falda profonda”.
Le AFI oltre alla ricostituzione del patrimonio idrico sotterraneo, consentono, attraverso le piante, la riduzione di CO2 in atmosfera, il miglioramento del paesaggio e l’incremento della biodiversità. La fabbrica Coca-Cola HBC Italia di Nogara estrae l’acqua necessaria alla produzione da 5 pozzi che attingono da falde acquifere profonde. Con un’intensità idrica di 1,59 litri consumati per litro di bevanda prodotta, la fabbrica di Nogara usa per le bibite 2/3 dell’acqua estratta annualmente.
“La sostenibilità è la lente attraverso la quale vediamo lo sviluppo della nostra impresa, la sostenibilità deve sempre essere considerata nelle tre dimensioni di sostenibilità economica, ambientale e sociale. Gli investimenti nell’infrastruttura e nello stabilimento, ma ad esempio anche questo investimento nell’area forestale di infiltrazione, adottano la prospettiva di medio e lungo periodo. Per cui crediamo che possiamo e dobbiamo fare impresa sempre tenendo presente le tre dimensioni della sostenibilità. Senza una di queste non parliamo di vera sostenibilità.”
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