L’Unione europea, la Germania, il Kuwait, la Norvegia, il Qatar, il Regno Unito e le Nazioni Unite presiederanno congiuntamente la conferenza di Bruxelles “Sostenere il futuro della Siria e della regione”.
La conferenza, che riunirà rappresentanti ministeriali di 70 delegazioni, in particolare dell’UE e della regione ma anche la comunità internazionale in generale, le Nazioni Unite, i principali donatori e organizzazioni della società civile, umanitarie e di sviluppo, affronterà la situazione in Siria e l’impatto della crisi nella regione.
La conferenza valuterà in che misura la comunità internazionale rispetta, collettivamente, gli impegni assunti alla conferenza di Londra nel febbraio 2016 e concorderà gli ulteriori sforzi necessari per soddisfare le esigenze delle persone colpite dalla crisi. Riconfermerà gli impegni attuali e individuerà ulteriori forme di sostegno da fornire ai siriani in stato di necessità all’interno della Siria e nei paesi vicini, nonché alle rispettive comunità di accoglienza, in risposta agli appelli coordinati delle Nazioni Unite.
Le discussioni si concentreranno altresì sul modo in cui la comunità internazionale può sostenere una risoluzione politica duratura al conflitto siriano tramite un processo di transizione politica inclusivo e a guida siriana, basato sulle pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza, in particolare il quadro della risoluzione 2254 dell’UNSC, e sul comunicato di Ginevra. La conferenza riconfermerà l’impegno della comunità internazionale a continuare a fornire assistenza ai siriani in stato di necessità, nonché alle loro comunità di accoglienza, e valuterà le condizioni a cui potrebbe essere fornita l’assistenza all’indomani dell’accordo, una volta avviata una transizione politica credibile.
Il 4 aprile, l’UE organizzerà sessioni tematiche insieme ad agenzie delle Nazioni Unite e ad altre organizzazioni internazionali, alle ONG e alla società civile, incentrate su vari aspetti del sostegno internazionale fornito in risposta alla crisi in Siria e nella regione.
Contesto
La conferenza di Bruxelles “Sostenere il futuro della Siria e della regione” segue la conferenza di Londra sul sostegno alla Siria e alla regione del 4 febbraio 2016. Un anno fa la comunità internazionale si era riunita a Londra, sotto la guida di Regno Unito, Germania, Kuwait, Norvegia e Nazioni Unite, riaffermando la propria solidarietà a milioni di persone vulnerabili che vivono in Siria, ai rifugiati siriani e alle comunità di accoglienza colpite nella regione, e basandosi sugli impegni assunti nelle tre precedenti conferenze dei donatori svoltesi in Kuwait dal 2013 al 2015.
Alla conferenza di Londra, la comunità dei donatori aveva promesso un considerevole sostegno finanziario per l’assistenza umanitaria e la protezione in Siria, nonché misure di stabilizzazione civile volte a rafforzare la resilienza delle comunità di accoglienza. Aveva inoltre ribadito che la crisi può avere solo una soluzione politica, nell’ambito del quadro concordato delle Nazioni Unite in vigore e sulla base del comunicato di Ginevra e della risoluzione 2254 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
La conferenza di Londra si era conclusa con impegni della comunità internazionale e dei vicini della Siria a soddisfare le necessità immediate e a più lungo termine delle persone colpite dalla crisi, incluso un ulteriore sostegno alle possibilità di istruzione e sussistenza per i rifugiati siriani e le comunità di accoglienza in Turchia, Libano, Giordania, Iraq ed Egitto.