Un nuovo rapporto sull’impatto della pandemia Covid-19 sui mercati delle sostanze illegali è stato pubblicato dall’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (EMCDDA) e da Europol. Secondo l’ente, l’interruzione della catena di approvvigionamento del traffico di sostanze stupefacenti avviene principalmente a livello di distribuzione, a causa delle misure di distanziamento fisico all’interno degli stati europei.
Con il commercio di strada fortemente compromesso dalle restrizioni che ha influito anche la circolazione, i consumatori e i rivenditori si stanno sempre più rivolgendo a metodi alternativi, incluso l’uso di mercati darknet, piattaforme di social media e app di comunicazione crittografate, con pagamenti senza contanti e meno interazioni faccia a faccia.
Ma mentre la logistica potrebbe essere cambiata, lo spostamento di grandi quantità di droghe tra gli Stati membri dell’UE non è cessato, nonostante i controlli alle frontiere, a causa della continua mobilità delle merci attraverso l’Europa. Vi sono meno prove di interruzioni a livello di importazione all’ingrosso. Il traffico di stupefacenti per via marittima continua a livelli simili al periodo pre-pandemico, sebbene vi sia stata una netta interruzione nel traffico di passeggeri nel trasporto aereo. Il traffico di cocaina attraverso container marittimi continua a livelli comparabili al 2019 e il numero di sequestri di cocaina in alcuni Paesi è aumentato.
Per questo le attività di prevenzione dei volontari della Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga non hanno fermato le loro attività in Italia, anzi hanno colto l’occasione per organizzare dei webinar informativi gratuiti portato i corretti dati e le reali conseguenze dell’abuso di sostanze stupefacenti.
Il direttore dell’EMCDDA, Alexis Goosdeel, ha dichiarato: “COVID-19 è un’emergenza di salute pubblica senza pari e che ha avuto conseguenze in tutte le aree della vita moderna. La presente relazione fornisce preziose informazioni sull’impatto a breve termine della pandemia sul mercato della droga dell’UE e ci aiuterà a prepararci per ripercussioni a lungo termine. L’effetto economico della crisi renderà probabilmente alcune delle nostre comunità più vulnerabili sia ai problemi legati alla droga sia al coinvolgimento del mercato della droga. Inoltre, la crescita del commercio online e delle comunicazioni crittografate metterà a dura prova le forze dell’ordine. Nel periodo post-pandemico, probabilmente vedremo una maggiore volatilità, competizione e violenza associate al commercio di droga. Anticipando questi sviluppi ora, saremo più preparati a rispondere rapidamente ed efficacemente alle nuove sfide che probabilmente dovremo affrontare.”
I volontari sanno bene che “L’arma più efficace nella guerra contro le droghe è l’istruzione.” come scrisse l’umanitario L. Ron Hubbard ed è questa la forza che motiva i tanti anni di attività per portare la verità sulla droga in ogni città italiana. Oggi più che mai il nostro Paese deve rimanere unito, anche nella lotta alla droga.