Quando ero milionario
cercavo vecchie fabbriche dismesse da restaurare
ne ho trovate nei centri storici della
vecchia Europa
nel West end dell’America
in Asia e in Cina accanto a pagode
e scale
In sud America dal Perù all’Argentina
vicino ai ghiacciai della terra del fuoco
persino in New Zealand
e in Oceania sospesi sull’ acqua
quasi da fiaba
ho contattato gli architetti più bravi
pittori hanno dipinto le pareti
ho scelto l’astratto con molti colori
quando ero milionario mi piaceva rischiare
avevo intuito e una grandissima clientela
magnati artisti ereditiere
perché vendere e ricavare era il mio mestiere
quando ero milionario mica venivo dal niente
avevo avi famosi e discendenze
tutti mi corteggiavano
ero al centro dell’attenzione continuamente
bellissime donne avrebbero fatto follia per una notte
mi lasciavano i numeri mi circondavano di gentilezze facevano a gara per apparirmi più belle
quando ero milionario non avevo mai tempo
sempre un migliaio di progetti
per non dire delle cure del mio staff per farmi apparire stupefacente
chi mi curava il look chi il fitness
ricordo che sull’ agenda non c’era mai un buco
h 24 era un segno del destino
e il denaro si moltiplicava
potevo riempire una vasca olimpica con solo gli spiccioli che si ricavavano
perciò li regalavo ai miei collaboratori
organizzavo feste per loro
invitavo musicisti artisti attori
non vedevo altri che visi felici
poi mi sono svegliato
ero in una casa popolare e
subito non mi riconoscevo
andavo nell’ unico bagno e mi lavavo
sotto la doccia mi ritrovavo
sarà per merito dell’acqua bollente
saranno state le mie ciabatte infradito
l’accappatoio senza le iniziali che mi sono messo addosso
sarà che forse tra poco arrivi tu
che questo è il mio mondo
sarà il Kebabbaro che scorgo dalla finestra
la strada trafficata il rumore delle auto che arriva alle mie orecchie
le diverse etnie che vedo nel mio condominio
sarà forse la mia voglia di prendermi in giro
ma non mi manca niente di quello che ho sognato
adesso poi che il campanello ha suonato
mi vesto in fretta e in furia con i jeans e una camicia rimango a piedi scalzi
il tuo profumo
è aria pura e mi ispira
quando ero milionario niente valeva come
il tuo sorriso mentre apro la porta
ma come è possibile che tu sia così bella
come è possibile che io sia la tua scelta
mi sto dando due schiaffi
eh sì, non è una beffa
sono proprio sveglio e tu sei una stella
mi dici -Ciao Poeta-
solo uno che scrive per libera scelta-
rispondo mentre mi baci
-per me è divertimento se ti fa contenta-
eppure c’è gente che preferisce la guerra
spesso sono miliardari
che ammazzano la povera gente
Foto di copertina: DepositPhotos