18 milioni di italiani dormono sonni tutt’altro che tranquilli. L’ansia correlata alla pandemia e le cattive abitudini hanno peggiorato, negli ultimi due anni, la qualità del sonno e aumentato i casi di insonnia. Di conseguenza è aumentato il consumo di sonniferi e tranquillanti. Gli integratori più diffusi per contrastare i disturbi del sonno hanno come principio attivo la melatonina, un ormone naturalmente presente nel nostro organismo.
Pandemia e sonno
Quella tra pandemia e sonno è una delle correlazioni più studiate in questi ultimi due anni. I dati, diffusi a inizio anno, sul progetto “Lost in Italy” (Lockdown and Lifestyle in Italy), parlano di un aumento, nel nostro Paese, del 22% dei casi di insonnia mentre un 128% in più degli italiani denuncia un peggioramento della qualità del sonno (18 milioni di italiani, appunto). Secondo la Società Italiana di Neurologia, l’insonnia occuperebbe il secondo posto nelle sequele psichiatriche dei pazienti Covid. Il primo posto è occupato dai disturbi d’ansia. L’insonnia, inoltre, una volta comparsa, tenderebbe a diventare persistente. A soffrirne, sia nella forma cronica che in quella transitoria, sarebbe 1 adulto su 4. Il 60% dei casi è rappresentato da donne mentre il 20% da minori, così come reso noto dall’Associazione Italiana per la Medicina del Sonno (Aims).
I disturbi del sonno: quali conseguenze
I disturbi del sonno tra i quali si annoverano la difficoltà ad addormentarsi o a riaddormentarsi, i risvegli frequenti e quelli precoci al mattino, presentano conseguenze da non sottovalutare. Conseguenze a breve e a lungo termine. Un cattivo sonno preclude il regolare svolgimento delle attività ordinarie (come lavorare o guidare) oltre a condizionare l’umore. Un sonno disturbato può portare a disturbi cognitivi, endocrino-metabolici e cardiovascolari e, a lungo andare, predisporre a fenomeni neurodegenerativi come l’arteriosclerosi.
Melatonina: l’ormone del sonno
Ai dati appena esposti sono legati altri inerenti al consumo di integratori con funzione sonnifera e calmante. L’uso di sonniferi, come dicevamo, è, infatti, aumentato. E’ aumentato, per la precisione, del 24% secondo quanto dichiarato da Federsalus. I sonniferi più commercializzati sono quelli a base di melatonina. La melatonina è un ormone secreto dalla ghiandola pineale, o epifisi; svolge un ruolo importante nella regolazione del ritmo sonno veglia. La sua secrezione, infatti, aumenta naturalmente nelle ore notturne e diminuisce in quelle diurne con l’esposizione alla luce. Non a caso, per favorire un sonno tranquillo è consigliato, tra l’altro, di dormire con le luci spente. Gli integratori a base di melatonina sono generalmente prescritti in caso di disturbi del sonno e del ritmo circadiano, insonnia, difficoltà nell’addormentamento, jet lag, disturbi del sonno dovuti ai turni di lavoro e nelle persone cieche. La melatonina è utilizzata anche per regolare i ritmi veglia sonno nei bambini affetti da disabilità psichica. E’ importante assumerli dietro consulto medico poiché un dosaggio troppo elevato può portare effetti collaterali indesiderati e assuefazione.