Singolari tagli prospettici e atmosfere rarefatte: alla pittura di Massimo Lomi viene dedicata la personale “Soltanto la luce…” che fino al 23 giugno, sarà presentata a Siena dalla Galleria Beaux Arts (in via Montanini, 38).
Sono paesaggi poetici e intimi quelli che propone l’artista labronico: la sua arte colta ed elegante offre scorci urbani che hanno il potere di evocare veri e propri stati d’animo dove la luce è la vera protagonista, capace di plasmare volumi e muovere la materia pittorica creando trasparenze e segnando linee e prospettive.
Non mancano tavole che propongono scorci della città di Siena a cui Lomi dedica suggestivi dipinti fatti di delicati cromatismi che descrivono stagioni e sentimenti.
Massimo Lomi si diverte a sperimentare con maestria tecniche e linguaggi: la sua è una pittura figurativa che parte da un sapere antico vestendolo di contemporaneità.
E’ il legno che spesso accoglie i suoi soggetti dipinti a tempera con una tecnica che trae ispirazione dalla lezione di post-macchiaioli.
Classe 1953, Massimo nasce in una famiglia di artisti: il nonno Giovanni, era un noto pittore post-macchiaiolo e apprezzato cantante lirico mentre il padre Federigo un ottimo esecutore di musica jazz.
Fin da giovanissimo Massimo Lomi si misura con la pittura en plein air, imparando così ad osservare. Dopo il liceo artistico inizia ad affinare il suo istinto pittorico. Nel 1972, propone la sua prima personale a Milano, dove viene apprezzato per l’originalità che esprimono le sue opere. Da lì inizia la sua carriera che lo porta in numerose città, con esposizioni in gallerie pubbliche e private.
Alla sua arte è dedicato il docufim “I colori del sentimento” realizzato nel 2007 dal regista Luca Dal Canto.